Il consumo moderato di latte e latticini potrebbe essere utile per ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, mentre la carne rossa e lavorata contribuisce ad incrementare le probabilità di difficoltà di salute. Questi, in estrema sintesi, sono i risultati di uno studio, presentato durante il meeting annuale della European Association for the Study of Diabetes a Stoccolma, in Svezia, condotto dagli scienziati dell’Università di Napoli Federico II. Il team, guidato da Annalisa Giosuè, ha esaminato gli effetti sulla salute dei prodotti lattiero-caseari, in particolare quelli a basso contenuto di grassi e lo yogurt. I ricercatori hanno eseguito una meta-analisi sul legame tra gli alimenti di origine animale e il rischio di diabete utilizzando i database PubMed, Web of Science, Scopus ed Embase. Sono state considerate 175 stime di 12 diversi prodotti di origine animale.Stando a quanto emerge dall’indagine, la carne rossa e lavorata era correlata a un maggior rischio di sviluppare la malattia, mentre latte e latticini, in quantità moderate, potevano proteggere l’organismo, mantenendo normali i livelli di zucchero nel sangue. Sapere in che modo i vari prodotti alimentari siano collegati agli effetti sulla salute è fondamentale per individuare linee guida e suggerimenti per la popolazione. In particolare, spiegano gli esperti, il consumo di 100 grammi al giorno di carne era associato a un aumento del rischio di sviluppare diabete del 20 per cento, che saliva al 22 per cento in caso di carne rossa e al 30 per cento per i prodotti lavorati. La carne bianca sembrava invece correlata a un incremento del 4 per cento nel pericolo di diabete.
“La carne rossa e lavorata – spiegano gli autori – rappresenta una fonte di acidi grassi saturi, colesterolo e ferro, che possono promuovere l’infiammazione cronica e lo stress ossidativo, riducendo al contempo la sensibilità delle cellule all’insulina. I prodotti lavorati, invece, contengono nitrati, nitriti e sodio che, tra gli altri effetti avversi, possono danneggiare le cellule del pancreas che producono insulina. La carne bianca è caratterizzata da un contenuto inferiore di grassi”. I latticini sembravano al contrario offrire una discreta protezione dal diabete. Il consumo di 200 grammi di latte al giorno risultava associato a una riduzione del rischio del 10 per cento, i latticini in generale diminuivano la probabilità di sviluppare diabete di tipo due del 5 per cento, che aumentava al 6 per cento nel caso dello yogurt (100 grammi al giorno). Formaggio e latticini interi non sembravano provocare alcun effetto in relazione al rischio di diabete.
“I latticini – osserva Giosuè – sono ricchi di nutrienti, vitamine e altri composti bioattivi che possono influenzare favorevolmente il metabolismo del glucosio, l’elaborazione dello zucchero da parte dell’organismo. I nostri risultati suggeriscono che i latticini a basso contenuto di grassi sono più benefici dei latticini interi, ma è necessario valutare attentamente la scoperta, a causa dei valori statisticamente significativi, ma comunque limitati. Sarà opportuno valutare ulteriori approfondimenti per indagare la relazione tra regime alimentare, prodotti consumati e rischi per la salute. In ogni caso sappiamo che la carne rossa e lavorata dovrebbe essere consumata con parsimonia, e potrebbe essere sostituita da pesce e uova”.