Il terminal container del porto di Taranto spezza l’isolamento. L’infrastruttura, affidata in concessione dall’Autorità portuale al gruppo turco Yilport, ha reso operativo il collegamento con la rete ferroviaria nazionale. Dalle navi, quindi, le merci possono essere instradate sulla linea ferrata e viceversa. I mancati investimenti e il mancato raggiungimento dei volumi di traffico previsti nella concessione, sono stati contestati lo scorso febbraio dall’Authority a Yilport attraverso una diffida. In seguito, il terminalista ha presentato un nuovo piano industriale che però l’Authority non ha approvato, chiedendo invece a Yilport di rispettare gli impegni assunti venendo a Taranto. In questo contesto l’avvio del collegamento ferroviario è stato spostato da luglio a settembre 2022. Ora Yilport annuncia che a seguito della riattivazione del raccordo che collega la stazione Cagioni al fascio interno al terminal del molo polisettoriale, c’è l’operatività dei servizi ferroviari. “La piattaforma ferroviaria, interna al terminal portuale, composta da 5 binari lunghi oltre un chilometro cadauno, consente a Yilport Taranto di essere connesso direttamente al sistema ferroviario nazionale e di raggiungere le principali destinazioni ferroviarie italiane in meno di un giorno e quelle del Centro e Nord Europa in massimo 3 giorni” spiega il terminalista. Che aggiunge che “il fascio di binari è attrezzato con 2 gru a portale su rotaia e con 2 locomotive che garantiscono un efficiente servizio da e per la stazione di Cagioni.
Inoltre – si evidenzia -, l’attivazione dei servizi ferroviari consentirà collegamenti agevoli e fluenti tra il terminal Yilport Taranto e le maggiori aree produttive nazionali ed europee”. Stimati come tempi di percorrenza 14 ore per Bologna, 22 per Milano Segrate, 15 per Piacenza e 17 per Padova. Ce ne vorranno infine 34 per Monaco di Baviera e 3 giorni per Rotterdam.