Il Consiglio di Amministrazione di ACEA, presieduto da Michaela Castelli (nella foto con l’a. d. Giuseppe Gola), ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2022. I Ricavi consolidati si attestano a 2.347,7 milioni di Euro, in aumento del 28,7% rispetto al primo semestre 2021. L’EBITDA consolidato raggiunge 682,5 milioni di Euro al 30 giugno 2022, in aumento di 63,7 milioni di Euro (+10,3%) rispetto ai 618,8 milioni di Euro registrati al 30 giugno 2021, per effetto della positiva performance delle aree:
- Idrico, che beneficia anche dell’iscrizione della premialità tecnica;
- Ambiente, per effetto della variazione di perimetro e per i maggiori margini generati dalla cessione a prezzi più elevati dell’energia elettrica prodotta dagli impianti WTE, oltre che per l’esonero dall’obbligo di acquisto di quote di CO2 per l’impianto di Terni;
- Generazione, per l’effetto prezzo dell’energia1 .
L’area Infrastrutture Energetiche ha registrato una performance in linea con lo scorso anno, nonostante l’impatto negativo derivante dalla riduzione del WACC nella distribuzione elettrica. Al netto dell’impatto della premialità tecnica nell’area Idrico, dell’esonero dall’obbligo di acquisto di quote di CO2 per l’impianto di Terni, della variazione di perimetro e della riduzione del WACC dell’attività di distribuzione elettrica, l’EBITDA è aumentato di circa il 5%. Il contributo delle aree industriali all’EBITDA consolidato è il seguente: Idrico 52%; Infrastrutture Energetiche 26%; Generazione 8%; Commerciale e Trading 6%; Ambiente 8%. Il contributo all’EBITDA delle aree Estero e Ingegneria e Servizi e della Capogruppo è sostanzialmente neutro. Oltre il 78% dell’EBITDA si riferisce ad attività regolate.
L’EBIT è pari a 348,3 milioni di Euro, in aumento del 12,4% rispetto ai 309,8 milioni di Euro del primo semestre 2021. La variazione riflette il positivo andamento della gestione operativa in parte compensata dall’aumento degli ammortamenti (+10%). Gli oneri finanziari netti restano stabili a 43,7 milioni di Euro. Al 30 giugno 2022, il costo globale medio “all in” del debito del Gruppo ACEA si attesta all’1,40% (1,43% al 30 giugno 2021 e 1,42% al 31 dicembre 2021). L’Utile netto del Gruppo raggiunge 183,0 milioni di Euro, in aumento del 10,4% rispetto allo scorso anno (165,8 milioni di Euro). Il risultato beneficia principalmente dell’iscrizione della plusvalenza realizzata a seguito della cessione di una quota di maggioranza degli asset fotovoltaici di Acea (18,8 milioni di Euro) e risente negativamente del contributo solidaristico straordinario rilevato tra le imposte di periodo (tassazione extra profitti, art. 37 DL 21/2022) per 28,5 milioni di Euro. Il versamento dell’acconto del 40% di tale imposta è stato effettuato entro il 30 giugno, mentre il saldo del 60% verrà pagato entro il 30 novembre 2022. Il tax rate passa dal 29,8% del 30 giugno 2021 al 38,8% del 30 giugno 2022. Il tax rate normalizzato dall’effetto del contributo solidaristico straordinario è pari al 30,0%. Gli investimenti realizzati nei primi sei mesi del 2022 sono pari a 461,8 milioni di Euro in leggera riduzione rispetto ai 473,7 milioni di Euro dell’anno precedente (-2,5%) e sono ripartiti come segue: Idrico 251,2 milioni di Euro (al netto dei finanziati), Infrastrutture Energetiche 135,9 milioni di Euro, Generazione 19,5 milioni di Euro, Commerciale e Trading 20,6 milioni di Euro, Ambiente 18,5 milioni di Euro, altre aree di business e Capogruppo 16,1 milioni di Euro. Circa l’84% degli investimenti è destinato alle attività regolate. Giuseppe Gola, Amministratore Delegato di ACEA, ha commentato: “i risultati registrati nei primi sei mesi dell’anno mostrano una crescita rispetto allo stesso periodo del 2021. Questa performance ha riguardato tutte le nostre aree di business ed è stata raggiunta nonostante un contesto difficile. Nel primo semestre è proseguito il nostro piano di sviluppo nelle rinnovabili con l’avvio in Basilicata di un impianto con una potenza di 20MW e in Sardegna con l’autorizzazione per la realizzazione di un impianto da 85MW, uno fra i più grandi in Italia. Abbiamo, inoltre, acquisito in Abruzzo un’infrastruttura per il trattamento dei rifiuti, consolidando ulteriormente la nostra presenza nel settore dell’economia circolare. Per la seconda parte del 2022 prevediamo, pur in uno scenario ancora complesso, risultati che ci consentono di rivedere al rialzo la guidance a livello di EBITDA per l’anno in corso”.