Danni da peperoni a melanzane, da albicocche a angurie fino a meloni Il caldo torrido sta “bruciando” la frutta e verdura nei campi con ustioni che provocano perdite che in alcune zone arrivano al 70% del raccolto, dai peperoni ai meloni, dalle angurie alle albicocche, dai pomodori alle melanzane che non riescono neppure a crescere. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in relazione all’ultima ondata di alte temperature che investe l’Italia da nord a sud con conseguenze sulle persone ma anche sulle coltivazioni in sofferenza per la grave siccità.
“La morsa del caldo – sottolinea la Coldiretti – sta facendo danni a macchia di leopardo lungo la penisola con gli agricoltori che cercano di correre ai ripari ombreggiando i prodotti, anche attraverso erba e foglie come barriere naturali. Le scottature da caldo – spiega la Coldiretti – danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili”. Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile o si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere, per cercare di salvare almeno parte della produzione. Una situazione che aggrava l’impatto devastante della siccità e del caldo sulle produzioni nazionali con danni che secondo la Coldiretti superano ormai 3 miliardi di euro.