I lombardi consumano mediamente 215 litri pro capite/giorno, rispetto a una media europea di 125 litri. Di tutta l’acqua consumata in Lombardia, il 51% viene utilizzato per consumi agricoli, il 21% per le imprese manifatturiere e il 20% per il consumo domestico. Sono i dati emersi nel corso del convegno “Il sistema dell’acqua circolare”, svoltosi presso la sede del CAP all’Idroscalo di Milano. Il Pnrr ha previsto investimenti per 4,4 miliardi di euro sul potenziamento del ciclo delle acque dagli invasi alle reti di distribuzione e agli impianti di depurazione. Di questi fondi, 3,5 miliardi sono destinati alle società del servizio idrico integrato. Regione Lombardia ha stanziato in aggiunta fondi propri.”Mai come in periodi di scarsità come quello che stiamo vivendo – ha detto il presidente della commissione regionale Ambiente, Riccardo Pase – occorre fare squadra tra istituzioni, aziende di servizi idrici, imprese e cittadini. Solo mettendo insieme competenze e operatività di tutti gli attori si può affrontare e vincere la sfida di garantire ai lombardi tutta l’acqua che serve sia per il consumo domestico che per l’agricoltura e le imprese manifatturiere”. All’evento hanno partecipato anche il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti, l’assessore al Territorio e Protezione Civile Pietro Foroni, il presidente del CAP Alessandro Russo, il presidente di Arpa Lombardia Stefano Cecchin, il direttore di Fondazione Lombardia per l’Ambiente Fabrizio Piccarolo e Giordano Giorni di Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale). Erano presenti inoltre numerosi stakeholders e responsabili delle aziende lombarde di servizi idrici. In occasione del convegno, i componenti della commissione hanno visitato gli impianti del CAP, soffermandosi in particolare sui laboratori che analizzano ogni anno decine di migliaia di campioni prelevati dagli acquedotti per garantire che l’acqua che giunge nei rubinetti dei lombardi sia sempre di ottima qualità.