“Entro il 2026, le rinnovabili costituiranno il 52% della capacità di energia totale”. Lo pronosticano gli analisti di EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare. Nel medesimo orizzonte temporale le rinnovabili costituiranno il 96% della nuova capacità energetica globale, in un contesto in cui “il prezzo dell’energia non scenderà più sotto i 100 euro/MWh” avvertono gli analisti di EnergRed. La conferma viene dalle proiezioni del prezzo delle materie prime (analisi Pun 2022-2023). Nonostante il rincaro delle materie prime, la crescita – quindi – non si ferma: il trend rimane positivo nel 2022 ed il 2023 sarà un anno record per questo tipo di energia. Certo è vero – ad esempio – che il costo del polisilicio utilizzato per la costruzione dei pannelli solari è quintuplicato rispetto al 2020. “Ma d’altra parte è anche vero che i prezzi elevati dei combustibili fossili rendono le rinnovabili ancora più competitive” sottolinea Giorgio Mottironi, responsabile marketing di EnergRed. “Con la metodologia Care&Share oggi siamo in grado di proporre una soluzione a ‘Roi infinito’ per le aziende, perché siamo in grado di generare da subito benefici economici senza necessità di investimenti di alcuna sorta. Per chi ha cultura dell’impresa e capisce il significato della ‘moltiplicazione del valore’ è un’opportunità irrinunciabile, soprattutto perché permette di ‘salvare cassa’, anzi di far crescere quella a disposizione delle attività ‘core’ dell’azienda” enfatizza Moreno Scarchini, ceo di EnergRed. Ma bisogna agire in fretta perché iniziano a scarseggiare i materiali per gli impianti, prodotti per lo più in Asia, che scontano le difficoltà del commercio globale in tempi di guerra. Già nel 2021 i bonus fiscali ed in particolare il superbonus 110% hanno spinto molto il solare fotovoltaico, così il materiale scarseggia. “Avendo previsto l’aumento delle richieste, noi le forniture le abbiamo in continuo e siamo in grado di realizzare i nuovi impianti in tempi brevissimi” assicura Giorgio Mottironi. Con altri player, invece, bisogna aspettare non meno di 4 mesi. Per avere il prodotto finito bisogna assicurarsi le forniture prevalentemente dalla Cina e per averle oltre ad un 5% di anticipo si è costretti a fornire una lettera di credito per il rimanente 95%. Fattori che potrebbero ritardare il completamento di nuovi progetti di energia rinnovabile ed impattare sul completamento dei progetti, portando a ritardi o, nel peggiore dei casi, anche a cancellazioni.