Fidia S.p.A., (la “Società” o “Fidia”), Gruppo leader nella tecnologia del controllo numerico e dei sistemi integrati per il calcolo, la scansione e la fresatura di forme complesse, quotata nel segmento EURONEXT MILAN (EXM) di Borsa Italiana, comunica che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi sotto la Presidenza dell’Ing. Giuseppe Morfino, ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020 ed ha esaminato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 che sarà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti. L’esercizio al 31 dicembre 2020 ha registrato ricavi consolidati pari ad euro 21,2 milioni rispetto ai 45,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2019 con un decremento del 53,6%, generato dalla acuta crisi di mercato che ha significativamente ridotto l’acquisizione di ordini. Nel settore elettronico – CNC – si evidenziano ricavi per 1.354 migliaia di euro, rispetto ai 2.305 migliaia di euro del 2019, con un calo del 41,3%; il settore dei sistemi di fresatura ad alta velocità – HSM – chiude l’esercizio 2020 in diminuzione del 65,8%, riportando ricavi per 10.710 migliaia di euro rispetto ai 31.304 migliaia di euro del 2019. Il settore dell’assistenza post-vendita – Service – ha registrato un fatturato di 9.175 migliaia di euro, in diminuzione del 24,6% rispetto allo stesso periodo del 2019 nel quale il fatturato è stato pari a 12.174 migliaia di euro. L’Ing. Giuseppe Morfino, Presidente e Amministratore Delegato di Fidia, ha commentato così i risultati: “L’anno 2020 ha rappresentato un momento di svolta per il Gruppo Fidia. A causa del negativo andamento dell’esercizio ed al fine di prevenire l’aggravamento della crisi, il Consiglio di Amministrazione della Società ha presentato domanda di ammissione al concordato prenotativo in data 13/11/2020. Ad oggi riscontriamo che il percorso allora iniziato ha portato ai seguenti fatti: accordo con nuovi investitori, con idonee risorse a sostegno degli impegni concordatari e del rilancio industriale della società; ammissione alla procedura di concordato in continuità diretta; raggiungimento del quorum richiesto dall’adunanza dei creditori; attivazione del piano industriale prospettato”.