Cresce l’interscambio economico tra Vietnam ed Emilia-Romagna. A oggi sono più di 800 le imprese regionali che esportano nel paese asiatico, in particolare nella provincia di Binh Duong. Un trend definito positivo da Unioncamere Emilia-Romagna che ha presentato il volume ‘Vietnam, un mondo di opportunità. Uno sguardo, oggi, domani e dopodomani. Verso la società 5.0’, scritto da Maily Anna Maria Nguyen, responsabile del Desk Vietnam attivato da Unioncamere ER, che analizza l’esperienza diretta dei rapporti economici tra Emilia-Romagna e Vietnam e le prospettive delle imprese italiane in un mercato di quasi 100 milioni di abitanti. Una crescita dovuta anche “all’entrata in vigore degli accordi di libero scambio – sottolinea Alberto Zambianchi, presidente di Unioncamere E-R -, sottoscritto tra Unione Europea e Vietnam del 1 agosto 2020 e del recentissimo accordo RCEP. Grazie alle competenze maturate e l’ampia rete di relazioni avviate negli anni, il Desk Vietnam si pone l’obiettivo di stimolare e supportare i progetti da avviare, o già avviati, da parte di singoli operatori economici o attori istituzionali del territorio, sul mercato vietnamita, impiegando una modalità operativa che eviti duplicazioni e faciliti la massima sinergia possibile tra attori presenti italiani e vietnamiti”. Con un +6,5% annuo, nel Vietnam “nel 2020, nonostante gli effetti della pandemia Covid-19, il tasso di crescita rimane ancora tra i più alti della regione e del mondo”, ha detto l’ambasciatore vietnamita Duong Hai Hung durante la presentazione a Bologna del volume ‘Vietnam, un mondo di opportunità. Uno sguardo, oggi, domani e dopodomani. Verso la società 5.0’, edito da Albatros, che analizza l’esperienza diretta dei rapporti economici tra Emilia-Romagna e il paese asiatico. “Questi risultati economici – ha spiegato – hanno portato il Vietnam da un paese con un PIL di solo 6,3 miliardi di dollari/annui nel 1989 a 268,4 miliardi di dollari/annui nel 2020. Lo standard di vita della popolazione è migliorato notevolmente, nel 1985 il reddito medio pro capite raggiunto era di 159 dollari/annui, mentre nel 2020 è stato di 2750 dollari. Nonostante gli effetti della pandemia che ha ridotto il commercio mondiale e le attività di investimento, il fatturato totale di import ed export del Vietnam nel 2020 ha comunque raggiunto i 543,9 miliardi di dollari, con un incremento del 5,1% rispetto al 2019. Questo risultato ha portato il Vietnam a classificarsi al 22° al mondo in termini di fatturato e di esportazione, 26° tra i Paesi con maggior volume commerciale internazionale. Il Vietnam si pone l’obiettivo di diventare entro il 2030 un Paese con un’industria moderna, un reddito medio alto, con particolare attenzione allo sviluppo delle risorse umane. Una crescita basata su scienza e tecnologia, innovazione e trasformazione digitale, sviluppo di infrastrutture armoniosamente collegata allo sviluppo culturale, umano, al progresso sociale e alla protezione delle risorse naturali e dell’ambiente. E’ un esempio di successo il Binh Duong, dove scienza e tecnologia sono la forza trainante nella trasformazione del modello di sviluppo, verso una crescita verde, sostenibile, inclusiva, e umana”, ha concluso.