In aumento, soprattutto in questi ultimi anni di pandemia, gli esorcismi e le preghiere di liberazione a distanza. E’ quanto emerge da una ricerca presentata al XVI corso su Esorcismo e Preghiera di Liberazione che si sta svolgendo in questi giorni a Roma all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. I sacerdoti si adeguano ai “nuovi mezzi” ed esercitano il loro ministero anche su Skype. Il Covid e il conseguente isolamento, hanno accresciuto il senso di abbandono e vi è stato “un peggioramento delle condizioni delle persone afflitte da possessioni, vessazioni, infestazioni” anche perché, hanno sottolineato i ricercatori, è stata impossibile tutta l’opera propedeutica che viene svolta dalla Chiesa prima di arrivare all’esorcismo vero e proprio. Ecco quindi la nascita di preghiere di liberazione su Skype o WhatsApp. L’Italia, è il primo Paese al mondo per numero di esorcisti: sono ufficialmente 190 ma di fatto sono circa 300. Nonostante il numero alto rispetto ad altri Paesi, c’è sempre più bisogno di esorcisti. E anche e soprattutto di una rete di supporto per discernere tra gli innumerevoli casi in cui gli esorcisti si trovano davanti.
Tra le preoccupazioni della Chiesa i social media, come Instagram e Tik Tok. Sono proprio attraverso questi due mezzi di comunicazione, più seguiti dai giovanissimi, dove proliferano seguaci delle cosiddette pratiche New Age e materie esoteriche. “Sono le nuove manifestazioni demoniache a danno soprattutto dei più giovani che si avvicinano all’inizio per curiosità”, ha spiegato padre Luis Ramirez, coordinatore dell’Istituto Sacerdos che con Gris è tra gli organizzatori del corso sull’esorcismo.