Le criptovalute sono un tema oramai diffuso ma solo una parte minoritaria le conosce bene e una piccola quota è pronto a investire, specie fra quelli che hanno maggiori conoscenze finanziarie.
Da un sondaggio effettuato da Oam, l’organismo di agenti e mediatori e l’università di Tor Vergata su un campione di 774 italiani, emerge come l’89% degli intervistati ha sentito parlare qualche volta di criptovalute contro l’11% che non ne sa nulla.
Il 39%, spiega l’indagine, le conosce bene e il 14% di coloro che ha solo sentito parlare di valute virtuali è però pronta a investire.
Dal sondaggio emerge che all’aumentare del livello di conoscenza sulle criptovalute aumenta la propensione all’investimento. Tra il 61% che ha “sentito parlare poche volte di criptovalute”, il 74% non intende investire in criptovalute, l’11% ha dichiarato di avere acquistato in passato criptovalute ma non lo farà in futuro mentre il 14%, nonostante la conoscenza superficiale, ha comunque intenzione di acquistarle per la prima volta in futuro; l’1% ha espresso la propria intenzione di continuare anche in futuro gli investimenti passati in criptovalute. Si tratta comunque di ammontari limitati. La maggioranza di chi investe non oltrepassa la soglia dei 10mila euro.
E l’Oam ricorda infine come da oggi parte il Registro al quale dovranno iscriversi gli operatori delle criptovalute, anche quelli online, entro 60 giorni dopo i quali l’attività sarà considerata abusiva.