Splende il sole su Intesa Sanpaolo. Archivia, con successo, il primo trimestre 2022 con un utile netto contabile di 1,02 miliardi, battendo le attese degli analisti. L’utile netto del trimestre è pari a 1.670 milioni di euro escludendo 0,8 miliardi di euro di rettifiche di valore per Russia e Ucraina, pienamente in linea con l’obiettivo di oltre 5 miliardi per l’anno in corso. L’utile netto contabile è pari a 1.024 milioni di euro. Tutti i crediti cross-border verso la Russia sono in bonis e classificati a Stage 2. I proventi operativi netti ammontano nel trimestre a 5,41 miliardi di euro (stima 4,98 miliardi di euro), con margine di interesse a 1,96 miliardi e commissioni nette a 2,29 miliardi. I costi operativi risultano in diminuzione del 3,2% rispetto al primo trimestre 2021. Il cost/income al 46,3% nel primo trimestre 2022, tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee. Il costo del rischio del primo trimestre 2022 annualizzato a 60 centesimi di punto da 59 nell’esercizio 2021, a 18 se si esclude lo stanziamento per l’esposizione a Russia e Ucraina al netto di circa 0,3 miliardi di euro di rilascio dei circa 0,7 miliardi residui di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti di COVID-19 (da 25 nell’esercizio 2021 se si esclude lo stanziamento per accelerare la riduzione dei crediti deteriorati). I risultati raggiunti del primo trimestre 2022 sono l’ulteriore dimostrazione di come Intesa Sanpaolo sappia, in contesti estremamente complessi, generare una redditività significativa e sostenibile grazie a un modello di business fortemente diversificato e resiliente, a vantaggio di tutti gli stakeholders. Le scelte strategiche perseguite hanno permesso a Intesa Sanpaolo di confermarsi come uno dei gruppi bancari più solidi a livello internazionale, i cui punti di forza – oltre a quanto precedentemente detto in merito alla qualità dei crediti e al livello dei coefficienti patrimoniali – sono costituiti da una robusta liquidità e da un leverage contenuto. Così in una nota il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, nella foto, commenta i dati di bilancio del periodo. “La crisi internazionale causata dal conflitto scatenato dalla Russia in Ucraina ha segnato l’inizio di quest’anno e colpisce tutti noi. Il sostegno del gruppo Intesa Sanpaolo a favore della popolazione ucraina – ha ricordato Messina – si è manifestato con la donazione di 10 milioni di euro, all’indomani dello scoppio del conflitto, per contribuire a iniziative significative di carattere umanitario. Siamo tutti molto vicini alle colleghe e ai colleghi della Pravex Bank in Ucraina. Molti di loro sono ancora in territorio ucraino, ma una parte è stata da noi aiutata a trovare rifugio in Paesi confinanti, dove siamo presenti e in Italia. Ringrazio tutti i colleghi che hanno attivato delle iniziative di accoglienza: con il loro fondamentale contributo abbiamo accolto quasi 300 persone in fuga dall’Ucraina. In Italia abbiamo dato ospitalità a oltre 200 colleghi con le loro famiglie”, ha sottolineato ancora il ceo. “Nel primo trimestre abbiamo già maturato 700 milioni di euro di dividendi”, ha inoltre sottolineato Messina.