Alcuni flavonoidi naturali possono inibire una proteina essenziale per la riproduzione del Sars-Cov-2, il virus responsabile del Covid. La scoperta è il risultato di una collaborazione internazionale, con contributi di ricercatori tedeschi e polacchi, coordinata da Enzo Tramontano, responsabile del gruppo di Virologia molecolare dell’università di Cagliari.
Lo studio scientifico, pubblicato sulla rivista statunitense ‘Acs Pharmacology and Translational Science’, individua un nuovo bersaglio farmaceutico nella lotta al coronavirus: i ricercatori hanno evidenziato come l’enzima virale elicasi, proteina impiegata dal virus per riprodursi, possa essere inibito da alcuni flavonoidi naturali a concentrazioni nanomolari. Miricetina (presente in particolare nelle noci, bacche e vino rosso), quercetina (che si trova, per esempio, in frutti di bosco, mele, cipolle, sedano, e capperi), kaempferolo (presente in cavoli, fagioli, tè e spinaci), flavanone (negli agrumi) e il licoflavone C possono bloccare l’attività del Sars-CoV-2. È la prima volta, secondo quanto riportano gli studiosi, che i flavonoidi naturali vengono individuati come inibitori selettivi dell’elicasi SARS-CoV-2 nps13 con bassa attività micromolare.
Prima autrice della ricerca pubblicata sulla rivista americana è Angela Corona, giovane ricercatrice dell’Ateneo di Cagliari.
“La pandemia da SARS-CoV-2 ancora imperversa in tutto il mondo”, ricorda Tramontano, “e la comunità scientifica si focalizza ora su nuove terapie antivirali che possano bloccare l’infezione affiancando i vaccini. Sebbene ancora lontano da un uso clinico, si tratta di un primo passo molto importante nella progettazione di farmaci attivi su questo nuovo bersaglio terapeutico”.
La ricerca è stata sviluppata nell’ambito network internazionale EXSCALATE4CoV (E4C) (https://www.exscalate4cov.eu/) finanziato nel 2020 dall’Unione europea nel programma per contrastare il SARS-CoV-2. Ne fanno parte l’università di Cagliari, la Dompè Farmaceutici Spa, l’università Federico II di Napoli, l’International Institute of Molecular and Cell Biology di Varsavia e il Fraunhofer Institute for Translational Medicine and Pharmacology.