Il Presidente di EGAS, Magdy Galal, e il Direttore Generale Natural Resources di Eni, Guido Brusco, nella foto, hanno firmato al Cairo un accordo quadro che consentirà di massimizzare la produzione di gas e le esportazioni di GNL. Questo accordo mira a promuovere l’esportazione di gas egiziano verso l’Europa, e in particolare verso l’Italia, nel contesto della transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
Le parti hanno convenuto di valorizzare le riserve di gas egiziane aumentando le attività gestite congiuntamente e identificando opportunità per massimizzare la produzione di gas a breve termine. Eni ottimizzerà inoltre le campagne esplorative nei blocchi esistenti e nelle aree di nuova acquisizione nelle regioni del Delta del Nilo, del Mediterraneo Orientale e del Deserto Occidentale. Questo accordo, insieme a quello firmato per il riavvio dell’impianto di liquefazione di Damietta lo scorso anno, fornirà carichi di GNL per volumi complessivi fino a 3 BCM nel 2022 per il portafoglio Eni di gas naturale liquefatto diretto in Europa e in Italia.
Eni è presente in Egitto dal 1954, dove opera attraverso la controllata IEOC. L’azienda è attualmente il principale produttore del paese con una produzione equity di circa 360.000 barili di olio equivalente al giorno. In linea con la strategia net-zero entro il 2050, Eni è impegnata in una serie di iniziative volte a decarbonizzare il settore energetico egiziano, tra cui lo sviluppo di impianti CCS, impianti di energia rinnovabile, agrofeedstock per la bioraffinazione e altri.