Con la presentazione delle scelte localizzative degli interventi in Sicilia e Sardegna si conclude la consultazione pubblica di Terna (nella foto, l’a. d. Stefano Donnarumma) sul Ramo Ovest del Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino da 3,7 miliardi di euro che collegherà la Sicilia alla Sardegna e alla Campania.
La società che gestisce la rete elettrica nazionale organizza dei “Terna Incontra” il 12 aprile con il Comune di Termini Imerese, in Provincia di Palermo e il 13 aprile con i Comuni di Maracalagonis, Quartucciu, Quartu Sant’Elena, Selargius, Settimo San Pietro e Sinnai, tutti nel cagliaritano.
Gli incontri, che si terranno in modalità digitale sulla piattaforma Teams per rispetto delle regole prudenziali dettate dalla pandemia, si svolgeranno a partire dalle 17:00. I tecnici e i rappresentanti di Terna illustreranno alle Amministrazioni locali, alle associazioni e ai cittadini dei Comuni territorialmente interessati dal complesso degli interventi le due soluzioni progettuali.
I due Terna Incontra segnano la conclusione del processo di progettazione partecipata, improntato al dialogo e alla collaborazione con le istituzioni locali, per l’identificazione delle aree in cui sorgeranno le future stazioni. Conclusa la fase di consultazione pubblica, durante la quale Terna ha preso in considerazione tutte le osservazioni presentate, l’azienda presenterà al Ministero della Transizione Ecologica l’istanza per l’avvio della procedura di autorizzazione dell’opera.
La realizzazione del Tyrrhenian Link, intervento strategico per il sistema elettrico italiano, coinvolgerà circa 250 imprese. La nuova infrastruttura consentirà una maggiore capacità di scambio tra le zone di mercato e un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili. Inoltre, avrà un ruolo decisivo nel miglioramento dell’affidabilità della rete contribuendo alla sicurezza e all’adeguatezza del sistema elettrico a fronte dell’atteso decommissioning degli impianti a carbone e degli impianti a olio più obsoleti e a maggior impatto ambientale.
La nuova interconnessione è un progetto all’avanguardia che prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine da 1000 MW ciascuna in corrente continua (una dalla Campania alla Sicilia e una dalla Sicilia alla Sardegna) per una lunghezza totale di 950 km. L’opera sarà a regime nella sua interezza nel 2028, ma il primo cavo – quello relativo al Ramo Est – sarà operativo già a partire dalla fine del 2025.