L’esercizio 2021 delle Terme Sibarite si chiude in positivo, dopo le ingenti perdite del 2020. I ricavi sono in aumento del 69%, crescono nettamente anche utenti e prestazioni erogate. Questo, in sintesi, l’orizzonte che traspare dal bilancio di esercizio 2021 di Terme Sibarite spa, la società (a partecipazione interamente regionale) che gestisce lo stabilimento termale cassanese, che si compone di uno storico e apprezzato reparto termale e di un più recente ed altrettanto qualificato centro di riabilitazione attivo tutto l’anno. Il documento contabile – spiega una nota – approvato dall’amministratore unico Gianpaolo Iacobini (nella foto), restituisce l’immagine della situazione attuale, ben diversa da quella del 2020, quando, a causa della pandemia e del conseguente blocco forzato (e ripetuto) di gran parte delle attività, i conti avevano fatto segnare perdite ingenti (-KEU 413) che nel 2021 cedono il posto ad un simbolico ma incoraggiante ritorno in utile (+KEU 2). Una stagione archiviata attingendo alle riserve proprie e senza la necessità di interventi straordinari dell’azionista, in termini di aumento di capitale, a riprova della solidità patrimoniale e finanziaria della società. Al 31 Dicembre 2021 Terme Sibarite spa ha ritrovato l’equilibrio economico. I numeri dicono tutto: a fronte di una contenuta lievitazione dei costi (di circa il 10%) in ragione dell’aumento dei prezzi delle materie prime e della maggiore produttività garantita (con le ore lavorate salite da 28.858 a 38.860), i ricavi sono passati dagli 803.000 euro del 2020 a 1.358.000 euro (+ 69%): nello specifico, il reparto termale ha fatto segnare un +89,6%, mentre il centro di riabilitazione un +30%. Dettagli: il numero delle prestazioni termali erogate è stato pari a 29.794 (+44,3%), mentre nel settore riabilitativo sono state assicurate 23.975 prestazioni (+25,2%). Anche i principali indicatori economici – in particolare gli indici Roe (+0,05%), Roi (-0,1) e Ros (-0,5%) – testimoniano di un netto avanzamento rispetto all’esercizio precedente, attestando il ritorno dell’azienda all’equilibrio economico.
«Alla Regione Calabria, azionista unico – commenta Iacobini – consegniamo la certezza di poter far affidamento su una società sana, dispensatrice di servizi di interesse collettivo, economicamente in equilibrio. I livelli del periodo prepandemico sono ancora distanti, ma l’inversione di tendenza è chiara, oggettiva, inequivocabile: Terme Sibarite ha reagito con determinazione di fronte allo scenario di crisi, avviando un percorso che consente di guardare con fiducia al futuro, pur tra criticità ancora presenti, tra le quali spiccano il caro energia, il protrarsi della pandemia ed i risvolti della situazione geopolitica internazionale». Prossimo passo lungo la via dell’agognato ritorno alla normalità, la puntuale apertura della stagione termale, con il contestuale avvio delle attività alberghiere e dei servizi connessi, oltre che – si legge infine – per la prima volta, del centro benessere.