(di Tiziano Rapanà) Mimmo Corcione è un baldo cuciniere, noto paladino del web, che adesso scopro in questa nuova veste di scrittore. Mimmo sa muoversi bene in tutti i contesti dell’arte, perché esibisce la sua alterità rispetto alle consuetudini esistenti. L’autore, in passato, ha scritto un bel libro di ricette Le mie ricette preferite (Clueb), che andava dritto al cuore della questione del volume. Era un sunto perfetto del lavoro fatto su Youtube e di una vita intera di passioni culinarie. Ma Corcione non è solo questo. Egli è un matematico, un intellettuale, un divulgatore che vuole spiegare la bellezza del pianeta della matematica. Pochi sanno che l’autore ha scritto un libro sui grandi uomini della matematica. Il titolo, Interviste impossibili a grandi matematici, rimanda al mitico programma di radio Rai degli anni Settanta. Non so chi di voi rammenta la struttura della trasmissione: si basava su un ‘intervista immaginaria a grandi del passato come Oscar Wilde, Nerone, Puccini, eccetera. Corcione riprende la situazione con piglio più energico, dato da un’ironia tipicamente napoletana che guarda ai talenti di Totò e Nino Taranto. Lo scrittore intervista i suoi miti davanti ad un piatto fumante. Le battute abbondano, il buon umore rende digeribili le nozioni più difficili da comprendere. Ci sono tutti: Nash, Newton, Pascal, Pitagora e tanti altri. Ovviamente non mancano Gauss e Caccioppoli. Le interviste sono degne dei paradossi orditi da Achille Campanile. Blaise Pascal è ora un fissato della cucina, che si muove su Facebook con un account falso, innamorato della pasta alla norma e del film Sliding Doors. Gauss non usa i social, preferisce la posta elettronica nonché conversare davanti ad un piatto di Zuppa di crauti e würstel alla brace. Galilei, invece, pare abbia molto apprezzato il film che gli ha dedicato Liliana Cavani. Ora, giunto alla fine, vorrei tanto esortarvi ad acquistare il libro, purtroppo non è in vendita.