Bertelli, fiducia su target medio periodo, ma si devono valutare le implicazioni sull’economia globale del conflitto in Ucraina
I ricavi netti del gruppo Prada nel 2021 sono cresciuti notevolmente, raggiungendo i 3,366 miliardi di euro (+41% sul 2020 e +8% sul 2019).
Le vendite retail risultano in crescita del 40% sul 2020 e del 15% sul 2019, e del 24% nel quarto trimestre rispetto al 2019. Le vendite wholesale crescono del 41% sul 2020, ma diminuiscono del 29% sul 2019. Il gross margin è stato pari al 75,7% e ha raggiunto il 76,8% nel secondo semestre, l’Ebit a 489 milioni, il risultato netto di gruppo a 294 milioni, pari all’8,8% dei ricavi.
Il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea di distribuire un dividendo di 7 centesimi per azione, per un totale di 179 milioni.
Dal 5 marzo, inoltre, chiude il retail in Russia: il gruppo ha spiegato che il business in questo Paese non ha un impatto significativo sull’azienda e il suo fatturato. L’AD. Patrizio Bertelli spiega: “Per il gruppo Prada i primi mesi del 2022 sono stati molto promettenti. Questi risultati consolidano la nostra fiducia per il raggiungimento dei target di medio periodo, seppur al momento resti difficile valutare le implicazioni sull’economia globale del conflitto in Ucraina”.