Il Consiglio di Amministrazione della Caltagirone Editore, presieduto dalla Dott.ssa Azzurra Caltagirone, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. L’esercizio ha registrato un risultato netto positivo pari a 28,7 milioni di euro in forte aumento rispetto al risultato negativo di 44,3 milioni di euro dell’esercizio precedente che risentiva anche della svalutazione di immobilizzazioni immateriali a vita indefinita per 57,4 milioni di euro. I Ricavi operativi si sono attestati a 122,7 milioni di euro (119,9 milioni di euro nel precedente esercizio) in aumento del 2,3%. I ricavi diffusionali, ivi incluse le vendite di copie e abbonamenti digitali, hanno registrato una flessione del 4,6% rispetto al precedente esercizio segnando una crescita significativa del numero dei clienti dei prodotti digitali che ha compensato la decrescita delle copie cartacee vendute. La raccolta pubblicitaria nel corso dell’esercizio è stata sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente. La contribuzione del settore internet sul fatturato pubblicitario complessivo si attesta al 24,8%. Il Margine operativo lordo è stato positivo per 15,5 milioni di euro (5,5 milioni euro al 31 dicembre 2020) per effetto anche della riduzione del 6,2% dei Costi operativi. In particolare il Costo del lavoro, comprensivo di oneri non strutturali pari a 583 mila euro (4,2 milioni di euro nel 2020), si è ridotto del 9,8% grazie alle operazioni di riorganizzazione del personale poste in essere nel corso dell’esercizio. Gli Altri costi operativi si sono ridotti del 3,5% grazie alle azioni di riduzione dei costi per servizi messe in atto dalle società controllate. Il costo delle materie prime ha segnato un decremento dello 0,4% dovuto alle minori quantità utilizzate nel processo produttivo al netto dell’aumento del prezzo della carta. Il Risultato operativo è stato positivo per 8,3 milioni di euro (negativo per 59,6 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e comprende ammortamenti per 6,6 milioni di euro (6,7 milioni di euro al 31 dicembre 2020), accantonamenti per rischi per 98 mila euro (118 mila euro al 31 dicembre 2020) e la svalutazione di crediti per 452 mila euro (914 mila euro al 31 dicembre 2020). L’esercizio 2020 includeva le svalutazioni di immobilizzazioni immateriali a vita indefinita per 57,4 milioni di euro conseguenti agli effetti della pandemia Covid-19 ed in accordo a quanto stabilito dai principi contabili di riferimento. Il Risultato della gestione finanziaria è stato positivo per 13,1 milioni di euro (2,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020) ed include principalmente dividendi su azioni quotate incassati nel periodo per 12,6 milioni di euro (3,3 milioni di euro nel 2020). Il Risultato netto di Gruppo è stato positivo per 28,7 milioni di euro (negativo per 44,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020) anche per effetto di proventi non ricorrenti legati all’utilizzo delle norme per il riallineamento dei valori fiscali a quelli civilistici delle attività immateriali a vita indefinita operato da alcune società controllate per un importo pari a circa 10 milioni di euro e all’iscrizione di crediti d’imposta pari a circa 2,5 milioni di euro. La Posizione finanziaria netta è pari a 45,2 milioni di euro, in diminuzione di 40,8 milioni di euro principalmente per effetto di investimenti netti in azioni quotate e per la quota di indebitamento derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS 16, al netto dei dividendi incassati su azioni quotate e del positivo flusso di cassa operativo. Il Patrimonio Netto consolidato di Gruppo è pari a 402,9 milioni di euro (339,3 milioni al 31 dicembre 2020). La variazione è attribuibile principalmente al risultato positivo dell’esercizio ed all’effetto positivo nella valutazione al fair value delle partecipazioni azionarie detenute.