Guerra Ucraina-Russia, imporre una no fly zone in Ucraina significherebbe “far scoppiare la terza guerra mondiale”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo a ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai1. A livello Nato “abbiamo detto chiaramente che non istituiremo la no fly zone” per “circoscrivere il conflitto in Ucraina”, ha proseguito Di Maio.
“Bisogna far capire a Putin quanto stia isolando la Russia dal contesto internazionale – ha detto il titolare della Farnesina – Pensava di avere pienamente dalla sua parte la Cina e invece anche la Cina dice che si devono fermare assolutamente i combattimenti”.
“Questa guerra non si risolve con una guerra più grande – ha affermato il ministro degli Esteri – Questa crisi riusciremo a risolverla con la diplomazia. Siamo impegnati con la comunità internazionale per portare al tavolo Putin e fare in modo che ci sia una soluzione pacifica”.
E nella mediazione tra Russia e Ucraina “la Turchia ha un ruolo molto importante”, come dimostra l’incontro tra i ministri degli Esteri di Mosca e Kiev in programma il 10 ad Antalya, così come lo hanno “la Cina che ha annunciato di essere a disposizione per trovare una soluzione e l’Unione Europea con il presidente Macron”.
“Bisogna essere molto chiari: la diplomazia non ha i tempi delle bombe – ha ribadito – Chi si aspetta una soluzione diplomatica in poche ore non ha capito la gravità della guerra”, ha aggiunto.
“Tra ucraini e russi non c’è fiducia. Al tavolo (dei negoziati, ndr) ci devono essere degli attori internazionali – ha rimarcato – Alcuni li ho citati, ma anche l’Onu con il segretario generale Guterres può facilitare il dialogo”.
Inoltre “stiamo lavorando come governo per eliminare l’eventuale ricatto dal gas russo“.
Ritornando alle sue recenti visite in Algeria e Qatar e annunciando “nuovi viaggi nei prossimi giorni”, Di Maio ha affermato che “l’Italia ha partner energetici importanti che aumenteranno la partnership energetica e ci aiuteranno a compensare un eventuale ricatto della Russia sul gas”.
Di Maio ha poi osservato che “è impressionante il numero di cittadini russi che sono stati imprigionati per aver manifestato per la pace e contro la guerra. Quindicimila sono stati arrestati perché osavano manifestare per la pace e questo dà il senso di cosa sia Putin”.
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