Giuseppe Marino, nella foto, AD di Ansaldo Energia, Daniela Gentile, AD di Ansaldo GreenTech e Claudio Spadacini, CEO e Founder di Energy Dome, hanno firmato l’accordo di licenza per l’utilizzo da parte di Ansaldo Energia della tecnologia di energy storage di proprietà di Energy Dome, basata sulla compressione ed espansione della CO2. Questo è il primo accordo di licenza tra Energy Dome e una società EPC/ OEM di rilevanza internazionale come Ansaldo Energia, che consentirà ad Ansaldo Energia di commercializzare la CO2 Battery in mercati chiave dove l’azienda, leader nella power generation e protagonista della transizione energetica, ha una storica presenza commerciale. Inoltre, è prevista anche la licenza di commercializzazione della tecnologia Energy Transition Combined Cycle (ETCC) in combinazione con le turbine a gas. Le due società hanno l’obiettivo di avviare la costruzione dei primi impianti commerciali ETCC e CO2 Battery già entro l’inizio del 2023: Ansaldo Energia fornirà l’EPC chiavi in mano, incluse le garanzie di performance, sulla base del Front End Engineering Design (FEED) sviluppato da Energy Dome. La firma odierna fa seguito al Memorandum of Understanding sottoscritto lo scorso anno e alla due diligence svolta da Ansaldo Energia sulla tecnologia di Energy Dome che ha confermato la TRL (Technology Readiness Level), le performance e i costi nonché il suo potenziale nel mercato dell’accumulo energetico. Ansaldo Energia entra così in un segmento strategico della filiera energetica: un’operazione cruciale nell’era della transizione ecologica e fondamentale per garantire affidabilità nella distribuzione di energia prodotta da fonti rinnovabili. Il sistema di accumulo innovativo di proprietà di Energy Dome si basa su un ciclo termodinamico che, manipolando l’anidride carbonica (CO2) tra la sua fase gassosa e quella liquida, consente un accumulo energetico efficiente, economico e basato su componenti già disponibili sul mercato. Il processo prevede una modalità di carica, in cui la CO2 viene prelevata da un serbatoio atmosferico, il Dome, compressa e quindi immagazzinata sotto pressione a temperatura ambiente in uno stato liquido. Quando l’energia deve essere rilasciata, la CO2 viene evaporata ed espansa in una turbina, quindi restituita al serbatoio atmosferico, pronta per il successivo ciclo di carica senza che il processo abbia emissioni in atmosfera. “La diversificazione delle fonti e la capacità di immagazzinare energia sono argomenti cruciali per le strategie energetiche dei prossimi anni e saranno un punto di forza dell’offerta di Ansaldo GreenTech”, afferma Giuseppe Marino, Amministratore Delegato di Ansaldo Energia. “Ansaldo Energia e Ansaldo GreenTech offriranno soluzioni capaci di fornire risposte concrete alle sfide della transizione energetica. Abbiamo ritenuto fortemente innovativa la capacità di sviluppo di Energy Dome e siamo soddisfatti di aver sugellato oggi questa intesa”.