Tre imprese si ‘allacciano’ tra loro per condividere l’energia fotolvoltaica prodotta dagli impianti sui rispettivi tetti, dando vita così al primo esperimento di comunità energetica nella zona industriale di Imola. Un progetto che dovrebbe consentire alle tre aziende metalmeccaniche, legate al Gruppo Mas, di risparmiare circa il 30% in bolletta. A presentare l’iniziativa, questa mattina in Comune a Imola, è il sindaco Marco Panieri, insieme agli assessori Elisa Spada (Ambiente) e Pierangelo Raffini (Sviluppo economico), al presidente del Tavolo delle imprese, Marco Gasparri, e Davide Gavanelli, amministratore delegato di Bryo. E’ proprio la società partecipata dal Conami ad aver realizzato e ampliato gli impianti fotovoltaici sul tetto delle tre aziende coinvolte, valutando anche i consumi delle singole imprese. Gli impianti sono dunque di proprietà di Bryo, che venderà l’energia prodotta alle aziende per autoconsumo, con una riduzione del 30% rispetto al prezzo di mercato. “Le tre imprese non hanno tutte gli stessi orari di utilizzo dell’energia- sottolinea Spada- questo permetterà di ottimizzare i consumi tra loro”. L’impianto resterà di proprietà di Bryo per 10 anni, per ammortizzare l’investimento (circa 20.000 euro), e poi passerà in mano alle stesse aziende. La produzione dell’energia è iniziata a fine gennaio e in sei mesi si dovrebbero vedere i primi risultati, spiega Gavanelli. Che aggiunge: “Tre è il numero minore di imprese per evitare di fare sciocchezze. Il progetto è sperimentale, in Italia non è stata ancora fatta una cosa del genere e per questo siamo partiti in piccolo”, appunto per evitare che l’investimento possa fallire.