Il gruppo Stellantis punta a raddoppiare i ricavi a 300 miliardi di euro nel 2030, vendendo per quella data il 100% di auto elettriche in Europa e il 50% negli Usa, e lanciando oltre 100 modelli nel periodo. Questi i dati principali del piano strategico ‘Dare Forward’ presentato ieri ad analisti e giornalisti, che fissa la direttrice di marcia per il decennio. “E’ un piano molto sfidante e ambizioso – ha detto l’a.d. Carlos Tavares, nella foto, – ci saranno ostacoli lungo la strada ma noi ci adatteremo e spingeremo avanti. I tempi ci chiedono un cambiamento di mentalità, bisogna spingerci il più possibile nel futuro”.
Il gruppo Stellantis intende aumentare i ricavi da 152 miliardi nel 2021 a 300 nel 2030, passando per le tappe intermedie di 200 miliardi nel 2024 e 250 nel 2027. Inoltre prevede margini di reddito operativo rettificato a due cifre per tutto il periodo, e di generare più di 20 miliardi di euro in flussi di cassa liberi industriali nel 2030. Inoltre Stellantis intende mantenere un rapporto di distribuzione dei dividendi del 25-30% fino al 2025 e riacquistare fino al 5% delle azioni ordinarie in circolazione. Il gruppo raggiungerà inoltre 5 milioni di sinergie di cassa annue entro il 2024, un anno in anticipo rispetto alle previsioni. La spinta sull’elettrico comporterà un portafoglio di 75 modelli ‘Bev’ e la previsione di vendita annua globale di cinque milioni di veicoli eletrrici entro il 2030. Attualmente il gruppo ha un portafoglio di 19 modelli e vende 200 mila auto elettriche. Non solo, attacca Tavares, “Stellantis sarà il campione del settore nella mitigazione del cambiamento climatico, raggiungendo le zero emissioni di carbonio entro il 2038, con una riduzione del 50% entro il 2030, una sfida audace. Assumere un ruolo di leadership nella decarbonizzazione, così come un decisivo passo avanti nell’economia circolare, è il nostro contributo per un futuro sostenibile”.
Il gruppo punterà inoltre sui segmenti lusso (Maserati) e premium (Alfa Romeo, Ds e Lancia), con ricavi che saliranno entro il 2030 dal 4% all’11% del totale, con un aumento di 4 volte mentre l’utile operativo adjusted salirà di 5 volte. Sui veicoli commerciali Stellantis intende conseguire la leadership con 26 nuovi lanci e offerte elettriche in tutti i segmenti. Quanto alla distribuzione Stellantis raggiungerà un terzo delle vendite globali online nel 2030. Sui diversi mercati, particolare attenzione verrà riservata alla Cina dove si prevede di realizzare ricavi per 20 miliardi di euro al 2030 con un modello di business “asset-light”, per ridurre i costi fissi e limitare l’esposizione al rischio geopolitico. Secondo il piano strategico il gruppo opererà con un solo stabilimento, sei brand, il 60% dei veicoli venduti sarà elettrico e sono previsti circa 30 lanci di prodotto. L’intenzione e’ quella di far diventare Jeep il marchio numero uno per i veicoli fuoristrada nel paese.
Molto chiaro Tavares sul tema di possibili ripercussioni sugli impianti produttivi. “Il futuro degli stabilimenti Stellantis, non solo in Italia, ma anche negli altri paesi europei – ha detto rispondendo a una domanda – dipende da che dimensioni avrà il mercato dell’auto. Noi abbiamo i marchi e gli investimenti per proteggere la nostra quota di mercato, siamo in una posizione offensiva, ma il problema e’ nelle dimensioni del mercato, che in Europa dipende dalle costrizioni nell’uso dell’auto, quindi la domanda è da porre ai politici”. “La trasformazione verso l’elettrico – ha aggiunto – sarà divertente ed eccitante, andremo verso una nuova mobilità. Il punto è che se gli europei non possono usare le loro auto questo avrà un impatto sul mercato. Prima era di 18 milioni di auto, ora è di 15 milioni. Se il mercato scende non è un problema per Stellantis ma per l’intera industria e per l’Europa, che ha bisogno di un forte settore dell’auto”.