Strumenti come private equity, private debt e venture capital consentono di avere importanti possibilità di guadagno
L’economia reale, la possibilità di investire in aziende che hanno prospettive di crescita, è un’opportunità concreta e vantaggiosa non solo per i grandi gruppi e gli investitori istituzionali, ma anche per il mondo retail.
Gli strumenti da poter adoperare sono il private equity, ovvero l’ingresso di fondi, che acquistano la maggioranza e in alcuni casi quote di minoranza di società ad alto potenziale; il private debt, consiste nell’acquisto di finanziamenti ed obbligazioni emesse da società non quotate, e infine il venture capital investe prevalentemente in start up. Investire nell’economia reale significa puntare sullo sviluppo del territorio.
“Si può decidere di investire in un’azienda non quotata in borsa ad alto potenziale comprandone una parte o la maggioranza e accompagnarla nel suo percorso di sviluppo” spiega Matteo Rappelli, consulente finanziario, sottolineando come “proprio nella fase iniziale dell’investimento le azioni crescano in maniera più importante”. Si tratta di un’operazione diversa da quelle effettuabili in borsa, dove “si acquista sulla base di dati pubblici ed è facile lasciarsi influenzare dall’emotività e commettere errori. Nell’economia reale, invece, un fondo prima di acquistare un’azienda impiega un team multidisciplinare di esperti per compiere analisi approfondite e subito dopo prende il controllo della società e ne assicura una gestione corretta e volta al raggiungimento dei risultati previsti”.