Il progetto vedrà coinvolti 3000 dipendenti di cui il 98% di nazionalità kazaka, con l’obiettivo di accrescere il capitale umano locale e di massimizzare le attività in loco, confermando la missione di lasciare un’impronta tangibile per il territorio
SICIM, azienda di dimensioni mondiali nella progettazione, approvvigionamento e costruzione di impianti e infrastrutture per trattamento, trasporto e distribuzione di petrolio, gas e acqua con sede a Busseto (PR), si è aggiudicata una nuova commessa in Kazakistan dal valore di circa 500 milioni di dollari, i cui lavori sono appena cominciati.
“Noi di SICIM siamo, da sempre, una realtà che non ha paura delle sfide. Questa nuova commessa in Kazakistan significa acquisire uno dei progetti EPC più importanti per noi, senza contare poi il delicato momento storico che il mondo sta attraversando, che sappiamo bene avere delle inevitabili ricadute sui costi, sulla reperibilità del materiale e sulla logistica in un progetto che prevede la mobilizzazione di quasi 6 mila persone e 400 mezzi. Contribuire all’espansione di questo impianto significa per noi consolidare la nostra presenza sul territorio, ma anche dimostrare la nostra capacità di operare in situazioni estreme nel rispetto dell’ambiente e nella piena sicurezza e tutela della persone che ci lavorano” afferma Guido Cagnani (in foto), Managing Director e Vicepresidente di SICIM.
Il progetto “Karachaganak Expansion Project” (KEP) avrà una durata complessiva di 5 anni e fa parte di un piano di sviluppo del consorzio Karachaganak Petroleum Operating (KPO) che prevede l’espansione dell’impianto del sito della zona, già esistente da 25 anni. Il progetto, volto ad implementare le nuove tecnologie relative all’estrazione del petrolio fino all’impianto stesso, vuole incrementare la capacità di reiniezione di gas. L’attività è divisa in due fasi che includono l’installazione di due nuove unità di compressione gas in modo graduale, l’installazione di un nuovo pacchetto di unità di disidratazione del gas (processo fondamentale per evitare condense prima della compressione) e l’installazione di servizi associati e altre infrastrutture. L’avvio della prima unità è previsto ad inizio 2024. Per l’esecuzione, il Project Management di SICIM curerà la parte di coordinamento sia dalla base di Aksay ed Atyrau, dove vanta una presenza radicata dal 1999, sia dai nuovi uffici di Milano per la parte di progettazione e acquisti. Il progetto verrà eseguito dalla controllata KKS-SICIM LLP, società di diritto kazako.
“Dietro all’ambizioso “Karachaganak Expansion Project” c’è anche il forte desiderio di SICIM di solidificare gli investimenti nel Paese in modo concreto e permanente: su 3000 dipendenti richiesti, il 98% di quelli coinvolti sono di nazionalità kazaka, per i quali mettiamo a disposizione un campo base con 2500 posti letto, ogni servizio necessario e un’area industriale a servizio anche dei business partners di SICIM che intendono importare competenze nella Regione. L’obiettivo è quello di accrescere il capitale umano locale e di massimizzare le attività che possono essere fatte in loco, lasciando così un’impronta tangibile per il territorio. Infatti, la KKS SICIM LLP si avvale di competenze di personale kazako, anche a livello manageriale” spiega Giuseppe Rodelli, Central Asia Area Manager e Presidente di KKS-SICIM LLP.
Nel 2021, SICIM ha ricevuto, durante l’assemblea generale annuale ad Atene di IPLOCA, l’Associazione Internazionale di Pipe Line & Offshore Contractors che rappresenta l’industria della costruzione di gasdotti in tutto il mondo, i premi 2021 IPLOCA Safety Award e 2021 IPLOCA New Technologies Award, rispettivamente per il miglioramento del design delle “Choker Belt” – uno speciale dispositivo di sollevamento progettato per sollevare il singolo tubo, in modo da ridurre gli incidenti durante il suo utilizzo – e per l’escavatore aereo e automontante, un escavatore completamente trasportabile in elicottero e automontante per mobilitare le risorse necessarie in condizioni di emergenza.