Oggi pomeriggio, gli amministratori delegati delle grandi società italiane quotate a Piazza Affari avranno guadagnato quanto la media dei lavoratori dipendenti del settore privato in Italia. Con oltre 1,6 milioni di euro di remunerazione media (registrata nel 2020), gli sono infatti sufficienti 6,75 giorni lavorativi per mettere insieme i 29.995 euro di retribuzione globale annua (comprensiva di parte fissa e variabile) che i lavoratori guadagnano in un intero anno. E’ quanto emerge da una analisi che l’Osservatorio JobPricing ha realizzato incrociando le relazioni sulle remunerazioni dei big delle società quotate a Piazza Affari. Un calcolo che trasferisce in Italia il “Fat cat day” inaugurato nel Regno Unito dall’High Pay Centre per misurare in quanto tempo i ceo del Ftse 100, l’indice delle blue chip britanniche, arrivano a guadagnare la stessa cifra che i loro dipendenti impiegano un anno a raccimolare. E che cade solitamente intorno al 4 di gennaio, poco prima che da noi.
Media | 1.621.955,84 € |
Quota giornaliera | 4.443,71 € |
RGA MEDIA AGGIORNATA AL PRIMO SEMESTRE 2021 | 29.995,00 € |
FAT CAT DAY | 6,75 |
Nel panel di super-manager considerati dall’Osservatorio JobPricing rientrano solamente i profili che hanno ricoperto cariche per almeno quattro mesi nel corso dell’esercizio 2020. Le società sono state selezionate tra le quotate sul listino milanese, con l’esclusione di quelle quotate sul segmento Aim (ora si chiama Euronext Growth Milan, da quando Piazza Affari è passata dal London Stock Exchange alla federazione di Borse Euronext), quelle sul Miv, quelle con ragione sociale estera, quelle in fase di liquidazione al 15 giugno di quell’anno e quelle che non avevano ancora presentato i documenti sulla remunerazione alla fine del semestre.
Sono stati esclusi profili che in quell’anno non hanno percepito alcun compenso. Il campione per il calcolo del Fat Cat Day italiano comprende i primi 100 amministratori delegati, ad eccezione di coloro che ricoprono contemporaneamente il ruolo di presidente e ceo. Nel computo della retribuzione totale non sono stati considerati i compensi equity (che in alcuni casi hanno fatto la differenza) e i compensi fissi sono stati riproporzionati su base annuale per i profili che hanno ricoperto la carica per un periodo inferiore all’intero esercizio 2020.
Raffaele Ricciardi, Repubblica.it