“Traina la ripresa un settore, quello edile, dove in Italia e in Friuli Venezia Giulia domina la piccola impresa e, smentendo il mainstream, cresce la produttività mentre ristagna in Unione europea. La media e piccola impresa, infatti, rappresenta il 98% delle aziende in questo comparto, realtà che lavorano facendo del rispetto delle norme, e in particolare quelle sulla sicurezza, un proprio marchio di qualità. L’andamento degli infortuni sul lavoro in Fvg sono la dimostrazione di questo approccio, assolutamente rispettoso della salute e dell’integrità fisica dei nostri collaboratori-dipendenti”. Lo afferma il presidente di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti.Analizzando gli ultimissimi dati relativi al settore edili elaborati all’Ufficio studi di Confartigianato nazionale e relativi al Fvg, Tilatti evidenzia che l’importo degli interventi ammessi a detrazione per lavori realizzati in percentuale sul valore aggiunto delle costruzioni a novembre 2021 era del +10,9% rispetto al 2019, contro una media italiana del 12,1%”. “Spicca infine – aggiunge Tilatti – la positiva dinamica delle iscrizioni delle imprese delle costruzioni: in Friuli Venezia Giulia a fine novembre l’aumento è stato del 19,8% rispetto alla media italiana del 10,4%, percentuali che non si vedevano dal 2005 e che ora possono essere inficiate dai costi dell’energia, delle materie prime e dalla mancanza di manodopera specializzata”. Gli artigiani del Fvg guardano con fiducia al 2022 – conclude – anche se “preoccupati per il caro materie prime e il caro energia: a dicembre il costo energetico è stato 4,8 volte più pesante dello stesso mese dello scorso anno”.