Nonostante continuino ad essere promossi dagli esperti, in quanto possono essere eseguiti a casa su base regolare e a basso costo, i test antigenici per il Covid-19, secondo l’Agenzia del farmaco statunitense Fda, hanno maggiori probabilità di mostrare un risultato negativo nonostante l’infezione
Le autorità sanitarie americane hanno comunicato che i test antigenici per il Covid-19, i cosiddetti tamponi rapidi, che hanno il vantaggio di fornire un risultato in pochi minuti, sono meno sensibili alla variante Omicron rispetto alle varianti precedenti. Ciò significa che questi test hanno maggiori probabilità di mostrare un risultato negativo nonostante l’infezione – i cosiddetti falsi negativi – se una persona è infettata da Omicron. I test antigenici rilevano gli antigeni sulla superficie del virus, mentre i test PCR cercano il materiale genetico del virus. I primi erano già meno sensibili dei molecolari, ha detto la FDA. E la loro sensibilità è ora influenzata dalle numerose mutazioni della variante Omicron. Nonostante questo, i test rapidi sono ampiamente promossi dagli esperti, in quanto possono essere eseguiti a casa su base regolare a basso costo e quindi aiutano a controllare l’epidemia. Negli Stati Uniti, questi kit di test casalinghi sempre più popolari si sono recentemente esauriti con l’impennata delle infezioni legate a Omicron e la stagione delle vacanze. La settimana scorsa, il presidente Joe Biden ha annunciato l’acquisto di 500 milioni di test rapidi a domicilio, che possono essere ordinati dagli americani tramite un sito web dedicato, a partire da gennaio.
“I dati preliminari suggeriscono che i test antigenici rilevano la variante Omicron, ma con una sensibilità ridotta”, ha scritto l’Agenzia del farmaco statunitense (Fda) in una nota. Tuttavia, ha aggiunto che continuerà a permetterli, seguendo le indicazioni specifiche per l’uso.
“Se una persona risulta negativa con un test antigenico, ma si sospetta che abbia il Covid-19, per esempio avendo dei sintomi o un’alta probabilità d’infezione dovuta all’esposizione, il follow-up con un test molecolare (o PCR, ndr) è importante”, ha spiegato ancora la Fda.