Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 3,6 miliardi di persone hanno ricevuto la prima dose di vaccino, un numero pari al 45% della popolazione mondiale che sottolinea quanto la questione della distribuzione dei vaccini sia strategica per combattere la pandemia e ridurre il rischio globale. In questo scenario Gucci ha quindi annunciato che donerà 200.000 kit vaccinali Covid-19 a nome dei propri dipendenti – una donazione attraverso la quale il brand consolida la propria collaborazione con Unicef avviata dal 2015. Nel dicembre 2020, Gucci ha infatti donato $500.000 a Unicef Usa, a cui si sono successivamente aggiunti $100.000 a nome della #GucciCommunity, a sostegno delle attività di Unicef volte all’erogazione di un vaccino sicuro, incluse le attività di logistica necessarie a soddisfare la domanda, la predisposizione di catene del freddo (catene di fornitura a temperatura controllata) e il preacquisto di prodotti correlati. «Non appena si è manifestata l’emergenza sanitaria legata al Covid 19 – – ha dichiarato Marco Bizzarri, Presidente e Ceo di Gucci -ancor prima quindi che fosse tecnicamente definita pandemia – abbiamo sostenuto senza alcuna esitazione che solo la scienza ci avrebbe aiutati a uscire da questa situazione. E abbiamo deciso di impegnarci da subito in questa sfida globale: “We are all in this together” è diventato il nostro motto. Oggi, dopo quasi due anni, siamo ancora della stessa idea: se i vaccini non sono disponibili per tutti, la pandemia non avrà mai fine. Questo è il motivo per cui abbiamo sviluppato un’iniziativa interna che ha coinvolto l’intera azienda – tutte e 20.000 le persone di Gucci, unite assieme per affrontare questa sfida. Grazie a quest’iniziativa, doneremo 200.000 kit vaccinali Covid-19 a Unicef, rafforzando così il nostro sostegno nel garantire un’equa distribuzione del vaccino nelle comunità più vulnerabili in tutto il mondo».
Laura Antonini, corrierefiorentino.corriere.it