(di Mauro della Porta Raffo) Diva ultima del Cinema non solo italiano.
Signora della recitazione teatrale.
Dotata di una ‘presenza’ scenica assoluta.
Naturale sempre, Valentina Cortese nel corso di una infinita carriera ha percorso senza nessuna apparente fatica tutte le strade della recitazione, scelta, voluta per l’universo mondo da un numero impressionante di grandi registi, dai migliori sceneggiatori e apprezzata altresì per il gentilissimo tratto dai colleghi.
Quando non protagonista, in grado comunque di ‘rubare’ – come gergalmente nel campo si dice – la scena conservando ironia e grazia.
Candidata all’Oscar quale migliore attrice non protagonista per lo squisito ‘Effetto notte’ di François Truffaut, incredibilmente, non lo vinse.
Tanto incredibilmente che Ingrid Bergman – chiamata nella circostanza sul palco a ricevere la statuetta per ‘Assassinio sull’Orient Express’, dirà: “È sempre piacevole un Oscar, ma spesso le scelte della Academy risultano frettolose e inopportune.
L’anno scorso, dopo avere visto ‘Effetto notte’, tutte noi attrici abbiamo capito che l’interpretazione migliore dell’annata era quella di Valentina Cortese.
Sono qui al suo posto e non lo trovo giusto.
Ti prego di scusarmi Valentina”.
La successiva inquadratura delle telecamere mostrava la nostra, anche in quella occasione, squisita Diva che dalla platea mandava con la punta delle dita baci alla collega.
Ho avuto la grande fortuna di conoscere la Signora e di poterle personalmente dire quanto la apprezzassi sotto ogni profilo.
Di verificare altresì come, al di là della apparente fragilità, fosse adamantina, senza macchia, incorruttibile.