UniCredit, con il nuovo piano Unicredit Unlocked, ha fissato gli imperativi strategici e gli obiettivi finanziari del Gruppo per i prossimi tre anni. Come asse centrale del piano si posiziona la rete italiana.
In base alle parole di Niccolò Ubertalli, responsabile UniCredit Italia, è possibile individuare le caratteristiche del piano industriale 2022-2024 del Gruppo – “ci prepara a una stabilità di lungo termine, sprigionando tutto il potenziale della banca con l’obiettivo di riaccreditarla tra le migliori d’Europa. Siamo al lavoro per dare ai nostri territori le leve per il progresso. Investiamo in digitale e nel business, riportando i clienti al centro, definendo un nuovo modo di lavorare per i nostri colleghi e perseguendo un modello a basso assorbimento di capitale. Con questa strategia otterremo rendimenti più elevati e in progressiva crescita per i nostri azionisti, facendo crescere il nostro business e mantenendo una solida posizione di capitale”.
L’Italia assume un ruolo strategico all’interno del nuovo piano, in considerazione del fatto che le radici ed il patrimonio di UniCredit sono i clienti italiani (7 milioni). Secondo il nostro nuovo piano, in Italia il business subirà un cambio di direzione significativo che si concentrerà sulle aree a maggiore crescita e redditività centrali per l’economia italiana, come prestiti personali, investimenti e supporto alle piccole imprese. Per tale ragione il Gruppo pone due fabbriche prodotto centralizzate (Corporate Solutions e Individual Solutions) che permetteranno di offrire prodotti di eccellenza, sviluppati internamente o in partnership, garantendo un’esperienza integrata per imprese e privati. Il nuovo piano punta ad efficientare l’utilizzo del capitale attraverso una gestione attiva del portafoglio. L’Italia vedrà così una crescita dei ricavi, il miglioramento del rapporto costiricavi a circa il 46% e il reinvestimento di oltre metà dei benefici derivanti dallo snellimento delle strutture centrali e di consulenza della rete con competenze digitali. Queste azioni porteranno in Italia a oltre 2 miliardi di utile netto con 16 miliardi di capitale allocato.
Le parole di Niccolò Ubertalli fanno luce sulle strategie in atto – “Per noi il focus è sulla crescita sostenibile del business. Le azioni alla base di questo sviluppo includono investimenti a favore dei nostri clienti, della rete e, più in generale, della società. Stiamo potenziando la nostra offerta di prodotti per gli individui e le Pmi, contando di collocare più di 25 miliardi di soluzioni di investimento grazie alla formazione della nostra rete attraverso l’Accademy, al potenziamento della forza di vendita di oltre il 20% e alla nostra vicinanza al territorio con la creazione di macroaree o mercati. A guidarci, anche su questo fronte, è l’attenzione alla sostenibilità, uno dei pilastri del nostro nuovo piano. Stiamo inoltre ridisegnando i processi di rete per offrire un’esperienza unica improntata all’efficienza e al servizio sia per una clientela digitalmente nativa che per chi preferisce usare la filiale. Intendiamo raddoppiare le nostre vendite digitali e accelerare i tempi di risposta per i nostri clienti. Nei prossimi tre anni trasformeremo la nostra infrastruttura tecnologica investendo circa 3 miliardi di euro proprio nella digitalizzazione, per fornire ai nostri clienti servizi più semplici e personalizzati e creare una banca più efficiente, adatta al 21° secolo, utilizzando la digitalizzazione anche come un mezzo per crescita e sostenibilità, con l’ambizione di costruire un istituto finanziario digitale pionieristico. Rimodelliamo e rafforziamo la nostra rete per migliorare l’efficacia della prima linea investendo nel business, con l’assunzione nell’arco del piano di 1.700 persone nella consulenza e nel ramo assicurativo”.