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Si è spento alle due e 12 minuti di questa notte Ennio Doris, 81 anni, fondatore e presidente onorario di Banca Mediolanum. A dare la notizia della scomparsa sono stati la moglie Lina Tombolato e i figli Sara e Massimo, che “in questi giorni di lutto” desiderano “mantenere uno stretto riserbo”, che chiedono a tutti di “voler rispettare”.
Partecipazione anche dai dipendenti e i collaboratori del gruppo. “Tutti i Family Banker, i dipendenti e i collaboratori di Banca Mediolanum – si legge in una nota – si stringono uniti e partecipi attorno alla famiglia Doris e, con enorme commozione, rendono omaggio a Ennio Doris, grande uomo e straordinario imprenditore”.
Soltanto un paio di mesi fa il fondatore, artefice non solo del gruppo di famiglia ma tra i precursori assoluti del mondo del risparmio gestito, insieme a Fideuram, aveva fatto il passo indietro: “Superando la soglia degli 80 anni penso sia venuto il momento di ridurre almeno in parte il mio impegno quotidiano nella banca”, aveva detto.
Ennio Doris è stato uno storico alleato, consiegliere e partner d’affari di Silvio Berlusconi: la Fininvest ha raggiunto una quota del 30% di Mediolanum, passata anche attraverso la richiesta di congelamento da parte di Bankitalia per la perdita di requisiti di onorabilità dell’ex premier che ha portato la banca a salutare simbolicamente il disegno del Biscione per vestire il cerchio del “costruita intorno a te”, che l’ha resa nota. Doris ha anche costruito una posizione in Mediobanca dalla quale ha assistito da pontiere agli ultimi ingressi (e uscite) di peso nel capitale di Piazzetta Cuccia.
Repubblica.it