In Austria dal prossimo lunedì torna il lockdown generale per un periodo di 10 giorni con “valutazione” su possibili estensioni. Dal 1 febbraio 2022 scatterà anche l’obbligo vaccinale. “Solo così usciremo dal circolo vizioso”, ha detto il governatore del Land Tirolo Guenther Platter. Nonostante l’efficacia dei vaccini – senza i quali l’aumento dei casi e dei morti sarebbe stato esponenziale – l’arrivo del freddo, che favorisce tutti i virus a trasmissione aerea incluso Sars-Cov-2, insieme agli altri fattori ha fatto dire a Kluge che “ci aspetta un inverno molto duro”.
“Nonostante mesi di impegno non siamo riusciti a convincere abbastanza gente a farsi vaccinare”, si è rammaricato il cancelliere Alexander Schallenberg. “Ci sono troppe forze politiche che ci vanno contro”, ha aggiunto parlando di un “attentato al sistema sanitario”.
Platter, che attualmente presiede la conferenza dei governatori austriaci, ha sottolineato l’importanza che governo e Laender ora “si muovano nella stessa direzione”. “Solo assieme alla popolazione possiamo evitare la quinta ondata”, ha aggiunto il presidente del Land Tirolo. Nelle scuole austriache torna l’obbligo di mascherina. I bambini potranno comunque restare a casa anche senza certificato medico e riceveranno “pacchetti per lo studio”.
“L’emergenza sanitaria è lungi dall’essere superata” perché ci sono tre fattori concomitanti che stanno causando l’aumento dei casi di Covid-19, e di conseguenza di ricoveri e decessi, nel vecchio Continente. Li ha riassunti il direttore per l’Europa dell’Oms, Hans Kluge: l’insufficiente copertura vaccinale; l’abbandono delle misure di distanziamento e protezione individuale; la variante Delta che ha un indice di riproduzione di base di 7-8 a fronte del 2-3 del ceppo originario.