Nel terzo trimestre del 2021 è stata registrata una crescita della produzione industriale italiana, in particolare di l’1,0%. Se il dato si confronta con quelli del primo e del secondo trimestre si vedrà un crescita più ponderata (rispettivamente +1,5% e +1,2% trimestrale).
Il quarto trimestre sembrerebbe in ascesa (+0,2% in ottobre). In settembre si era rilevata una riduzione dell’attività dello 0,1%. A dirlo sono gli economisti del Centro studi di Confindustria i quali spiegano: “Le ragioni del rallentamento tra luglio e settembre sono riconducibili a fattori limitativi della produzione, quali la scarsità di alcune componenti e materie prime, al maggior ricorso alle scorte di magazzino, al rallentamento produttivo dei principali partner commerciali e al maggior grado di incertezza”.
Un “fattore negativo” è stato anche ” ‘incremento dell’incertezza di politica economica. L’indice calcolato da Baker, Bloom e Davis è salito del 149% in settembre, per ridursi in ottobre”, rilevano ancora gli economisti di via dell’Astronomia che, nello scenario complessivo, indicano che “un altro elemento che potrebbe aver inciso negativamente a settembre e potrebbe dispiegare alcuni effetti sfavorevoli anche nei mesi a venire, è la moderazione dell’attività economica dei partner commerciali: la produzione tedesca nel terzo trimestre è scesa del 2,8% rispetto al secondo, quella francese è salita dello 0,9%”.