La chiave del successo di Gucci, 100 anni di storia, è avere sempre «l’immaginazione, la creatività al centro del processo» mantenendo un’attività continua: «oggi non è un’opzione stare fermi, ogni giorno apriamo serrande e ogni giorno devi cercare di dare un motivo perché il consumatore scelga te piuttosto che qualcun altro». Lo ha detto Marco Bizzarri, nella foto, presidente e ceo di Gucci al Milano Fashion Global Summit 2021, raccontando l’evoluzione che ha avuto la maison del gruppo Kering che ha portato a suo vantaggio l’iniziale impossibilità di seguire i tradizionali calendari della moda in seguito al blocco delle produzioni.
Oggi, con il lavoro dello stilista Alessandro Michele, il brand ha recuperato i giovani, dopo che negli ultimi tempi aveva acquisito un posizionamento unicamente rivolto a un pubblico adulto. Un incontro «estremamente casuale», quello con Michele, che lavorava in Gucci da 12 anni ma non era tra i candidati indicati per la scelta del direttore creativo: «Invece quando l’ho incontrato mi sono innamorato della persona e delle idee. Nel 2015 ha fatto un lavoro radicale», ha detto il ceo. E parte dell’evoluzione è anche quello dell’attenzione alla sostenibilità: «I prossimi 20 anni saranno chiari per capire come sarà il futuro e credo che ogni attore dovrà fare la propria parte. L’ecologia green è un aspetto a cui ci siamo rivolti dal 2015 e da allora abbiamo ridotto l’impatto ambientale del 47%, dal 2018 siamo completamente carbon neutral».
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