Italia prima in Europa
Nel 2021 si stimano 80 milioni di veicoli leggeri venduti nel mondo, un numero in crescita rispetto ai 77 milioni del 2020 ma lontano dai livelli del 2018, in cui le immatricolazioni ammontavano a 94 milioni.
La stima dei veicoli proviene dall’ultimo Global Automotive Outlook di AlixPartners, società globale di consulenza, presentato oggi 27 ottobre. Raddoppia quindi la propensione all’acquisto di veicoli elettrici. Nel particolare, il 25% del campione globale dichiara che la prossima vettura sarà una elettrica pura, contro l’11% nel 2019. Gli italiani con il 38% sono primi in Europa e secondi solo alla Cina (50%).
A rallentare la ripresa dell’industria dell’automobile c’è però la crisi delle forniture e dei semiconduttori in primis, mentre l’aumento dei prezzi delle materie prime colpisce l’auto più di tutti gli altri settori industriali, mettendo a rischio un terzo dei profitti dell’industria: secondo lo studio AlixPartners il costo delle materie prime usate per costruire auto e furgoni ha registrato in Europa un incremento dell’87% rispetto al 2019, e anche se per ora è visibile più sui conti dei fornitori, si trasmetterà anche ai costruttori considerando che non ci si aspetta un significativo declino dei costi nel 2022. Questa situazione ha inoltre un peso rispetto alla sostenibilità economica delle vetture elettriche che sono gravate da un peso maggiore derivante anche dall’uso di materie prime a costi elevati come rame, alluminio e nickel.
Secondo AlixPartners, il processo di decarbonizzazione sta procedendo anche per camion e veicoli commerciali pesanti, per i quali l’idrogeno sembra risultare l’alternativa migliore: nel 2030, dunque, l’idrogeno potrebbe essere il secondo combustibile dopo il Diesel.