A stabilirlo è una nuova direttiva Ue: anche le macchine lasciate su suolo privato dovranno are l’Rc-auto
L’assicurazione andrà pagata anche per i mezzi inutilizzati, indipendentemente dal fatto che il mezzo sia parcheggiato su suolo privato. Gli unici a salvarsi sono i mezzi che costituiscono un relitto e che quindi sono privi di ruote o motore. A stabilire tutto ciò è l’Unione Europea che impone, appunto, la copertura assicurativa per auto e moto tenute ferme.
La direttiva è stata definitivamente approvata la settimana scorsa dal Parlamento europeo, il suo testo prevede l’impossibilità di sospendere una polizza per inutilizzo del mezzo. Per quanto riguarda invece l’obbligo di copertura per monopattini, bici a pedalata assistita e mezzi di micromobilità elettrica sarà ogni stato a decidere sul da farsi – l’Italia sta pensando di introdurre un piano assicurativo anche per quest’ultimi.
Per le nuove regole, però, ci sarà ancora tempo: gli Stati avranno due anni di tempo per il recepimento di quanto stabilito. Cosa cambierà? Le norme italiane non impongono l’obbligo di copertura in aree private, non vi è sanzione, ma in caso di sinistro sarà il proprietario personalmente a dover pagare i danni subiti dalla vittima. Con le modifiche introdotte, invece, la limitazione dell’obbligo verrà eliminata. Chi smetterà di usare un veicolo e penserà di lasciarlo fermo in cortile o ambienti privati non potrà più lasciar scadere la polizza o chiederne la sospensione.