“Serve una regolazione delle criptovalute ma se aspettiamo di mettere d’accordo i 27 Paesi europei si va per le lunghe ed è difficile. Alla fine della storia io credo che l’Italia debba procedere per proprio conto anche perché assistiamo a fenomeni preoccupanti”. Così il presidente della Consob, Paolo Savona, nella foto, intervenendo a un incontro dal titolo ‘Le nuove frontiere della finanza’ a Pietrasanta, in provincia di Lucca. “Da un lato – spiega Savona – la banca di Francia ha creato, per fare un tentativo, una criptovaluta per consentire una criptizzazione di una obbligazione della Bce, un’operazione sperimentale assolutamente legale, il problema invece è che la Germania che ha autorizzato i fondi pensioni locali a mettere a riserva queste cryptocurrency e i calcoli fatti dicono che questo permetterebbe di ampliare il mercato di collocamento delle criptovalute di 220 miliardi di euro”. Secondo il presidente della Consob “La Germania ha preso una decisione legittimando questo strumento finanziario senza prima sentire l’Ue. Per questo dico”, ha concluso, “che anche noi dovremmo muoverci per difenderci da questo fenomeno”.