“Veniamo da una grave crisi sanitaria e da una lunga stagnazione che hanno avuto come effetti principali la perdita del capitale umano e l’aumento delle diseguaglianze sociali. Di contro, dal nostro Rapporto Export di quest’anno, che non a caso abbiamo intitolato ‘Ritorno al futuro: anatomia di una ripresa post-pandemica’, arriva un segnale inequivocabile: per il 2021, infatti, SACE prevede un incremento dell’11,3% delle esportazioni italiane di beni, che permetterà un pieno ritorno ai livelli pre-pandemia. E nel biennio successivo cresceremo a un ritmo del 4% all’anno”.
Così il Presidente di SACE Rodolfo Errore, nella foto, intervenendo all’evento Made in Italy: Setting a new course organizzato anche dal Financial Times e Sky TG24.
“Anche in un anno complesso come quello che ci siamo lasciati alle spalle – ha sottolineato – SACE ha mantenuto costante l’impegno e il focus sull’export che è il nostro core business. Noi mettiamo a terra soluzioni assicurativo-finanziarie, che ci consentono di coprire tutte le esigenze delle imprese esportatrici nel loro percorso d’internazionalizzazione. Un’offerta che abbiamo digitalizzato, con prodotti standardizzati per le PMI. E che abbiamo arricchito con iniziative per migliorare la proiezione internazionale delle nostre aziende”.
“Ma tutto questo non basta, dobbiamo lavorare per far aumentare il numero di imprese esportatrici e la loro dimensione e dobbiamo promuovere un maggiore consolidamento sui mercati internazionali, attraverso l’individuazione di meccanismi di rafforzamento manageriale delle PMI, attraverso una migliore capitalizzazione delle stesse e attraverso la spinta verso la digitalizzazione”.
“L’Italia – ha concluso Errore – brilla per tradizione imprenditoriale, ma fa fatica a promuovere l’idea di un paese innovativo, ricco di realtà d’impresa non grandi che comunque sono delle eccellenze nel loro settore. Quinti occorre: valorizzare ancor di più il Made in Italy rappresentando ai mercati la reale articolazione del tessuto produttivo italiano; promuovere gli elementi distintivi del Made in Italy: territorio, brand, qualità e certificazione dei prodotti; rappresentare ai mercati un paese efficiente e organizzato”.