È stata respinta dagli azionisti di Five9, società quotata al Nasdaq e attiva nel campo dei contact center basati sul cloud, l’offerta da 14,7 miliardi di dollari ricevuta da Zoom, società il cui programma di videocall ha sperimentato un vero e proprio boom durante la pandemia. L’annullamento dell’operazione – che sarebbe stata la più grande acquisizione di Zoom – è un duro colpo al piano della società di espandere la sua offerta dopo la crescita alimentata della pandemia. Il titolo di Zoom ha perso il 35% dal suo massimo degli ultimi 6 mesi, registrato a inizio luglio, anche perché il gigante delle conferenze virtuali ha riportato una crescita più lenta in occasione del comunicato sugli utili del secondo trimestre. Il titolo di Zoom ha perso il 35% dal suo massimo degli ultimi 6 mesi, registrato a inizio luglio, anche perché il gigante delle conferenze virtuali ha riportato una crescita più lenta in occasione del comunicato sugli utili del secondo trimestre. I proxy advisor ISS e Glass Lewis avevano raccomandato agli azionisti di Five9 di votare contro l’accordo, citando le prospettive più cupe per Zoom.
“Abbiamo avuto l’opportunità di impegnarci ampiamente con i nostri azionisti dall’annuncio dell’operazione – ha commentato Rowan Trollope, CEO di Five9 – Apprezziamo molto il loro feedback e la fiducia nelle prospettive future di Five9 e condividiamo le loro opinioni sul significativo potenziale di creazione di valore come azienda autonoma. Non vediamo l’ora di condividere ulteriori informazioni sui nostri piani per fornire una continua sovra-performance del settore e una crescita redditizia”.