È stato annunciato da Pfizer, l’azienda farmaceutica statunitense, l’inizio dello studio di fase 2/3 per testare il suo farmaco antivirale orale sperimentale per la prevenzione dell’infezione da Covid-19. Il candidato (PF-07321332) viene co-somministrato con una bassa dose di ritonavir. Lo studio sta arruolando individui che hanno almeno 18 anni e vivono nella stessa famiglia di un individuo con un’infezione sintomatica confermata da SARS-CoV-2.
Lo studio di fase 2/3 arruolerà fino a 2.660 partecipanti adulti sani di età pari o superiore a 18 anni. I partecipanti riceveranno (in maniera casuale) PF-07321332/ritonavir o un placebo per via orale due volte al giorno per 5 o 10 giorni. “L’obiettivo primario valuterà la sicurezza e l’efficacia per la prevenzione dell’infezione confermata da SARS-CoV-2 e dei suoi sintomi fino al giorno 14”, si legge in una nota di Pfizer.
“Riteniamo che affrontare il virus richiederà trattamenti efficaci per le persone che contraggono o sono state esposte al virus, integrando l’impatto che i vaccini hanno avuto nell’aiutare a reprimere le infezioni”, ha affermato Mikael Dolsten, Chief Scientific Officer e President, Worldwide Research, Development and Medical di Pfizer. “In caso di successo, riteniamo che questa terapia potrebbe aiutare a fermare il virus in anticipo – ha aggiunto – prima che abbia la possibilità di replicarsi ampiamente, prevenendo potenzialmente la malattia sintomatica in coloro che sono stati esposti e inibendo l’insorgenza dell’infezione in altri”.