ESI ha firmato un contratto in consorzio per la costruzione in Italia di due sottostazioni di alta tensione per la connessione di impianti “battery storage” del valore complessivo di 4 milioni di euro, di cui 1,3 milioni di euro di competenza di ESI. La società in questione è quotata su AIM Italia e attiva nel mercato delle energie rinnovabili che opera come EPC (Engineering, Procurement and Construction) e System Integrator. La commessa è stata siglata in ATI (Associazione Temporanea di Imprese) con mandataria STE ENERGY S.r.l., società italiana attiva a livello internazionale nella progettazione e fornitura di sottostazioni di alta tensione.
“Siamo molto lieti di aver sottoscritto questo nuovo contratto con un primario operatore internazionale – ha detto Stefano Plocco (nella foto), fondatore e CEO di ESI – La partnership con STE ENERGY conferma la differenziazione delle nostre linee di business che comprendono la realizzazione di infrastrutture atte alla connessione di impianti ad energie rinnovabili e storage anche in alta tensione. Siamo fiduciosi che insieme con STE ENERGY riusciremo a raggiungere interessanti risultati di sviluppo e di crescita”.
Il tempo previsto per progettare e costruire l’impianto è di 12 mesi e l’importo della commessa di pertinenza di ESI sarà per il 20% (pari a circa Euro 0,3 milioni) di competenza dell’esercizio 2021 e per l’80% (pari a circa Euro 1 milione) per il 2022.
A seguito dell’annuncio del contratto, ESI ha subito un forte rialzo. Il titolo mostra un guadagno del 3,45%, con prezzi allineati a 4,2. Le implicazioni tecniche assunte avvalorano l’ipotesi di una prosecuzione della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 4,233 e successiva a 4,303. Supporto a 4,163.