Di Raimondo: “Gioco come elemento di inclusione e crescita”
#Games2Give, è così che si chiama l’incontro tenuto ieri a Roma presso The Hub Lventure Group, promosso da Wasdit, start up specializzata nel settore dei videogame, in collaborazione con 42 Roma Luiss, scuola di coding, e l’Ospedale Bambin Gesù. Il tema trattato nell’incontro è dunque Videogiochi e terapia. L’iniziativa vede come partner Asstel-Assotelecomunicazioni.
“I videogame hanno un valore sociale ed educativo concreto – ha detto il Direttore Generale Luiss Guido Carli, Giovanni Lo Storto (nella foto) – si può usare l’intrattenimento digitale anche a scopo medico ed è il motivo per cui con i fautori del progetto metteremo a disposizione, da ottobre con Wasdit, dodici postazioni di gaming presso l’Ospedale Bambin Gesù, per rendere più empatica la riabilitazione dei ragazzi”. Supporto con le tecnologie attuali ma anche con quelle di domani. “Le reti VHCN e il 5G costituiscono l’infrastruttura abilitante di innumerevoli servizi e forniscono vantaggi concreti al settore del gaming” ha spiegato Laura Di Raimondo Direttore di Asstel. “In particolare, la filiera TLC sta rispondendo attraverso investimenti concreti in innovazione, infrastrutture e servizi, puntando sulle persone. Anche il gioco può rappresentare un elemento di inclusione, che coinvolge i ragazzi in percorsi di educazione e di crescita, coltivando i talenti”. All’evento ha partecipato anche il Ministro per le Politiche Giovanili, Fabiana Dadone, la quale ha affermato come il settore può dare molto all’economia lavorativa italiana: “Bisogna cogliere le opportunità, capendo cosa può essere preso dal mondo del gaming e utilizzato altrove, nella formazione, nella valutazione, nell’inserimento professionale. Il punto è governare, non limitare. I fondi del Pnrr ci daranno una grossa mano in questo, creando una formazione permeata di digitale”.