Il colosso automobilistico nipponico Toyota ha deciso che taglierà del 40% la sua produzione del mese a causa della carenza globale di chip. A dare la notizia è il quotidiano Nikkei. Toyota avrebbe dovuto produrre meno di 900.000 auto nel mese di agosto, ma ha ridotto il suo target a 500.000 unità.
Nikkei dichiara che Toyota si prepara quindi a sospendere in via momentanea le linee di produzione in diverse sue fabbriche in Giappone dall’inizio di settembre, e a ridurre così la produzione in Nord America, Cina ed Europa. Contattata da Afp, Toyota non ha voluto commentare immediatamente le cifre riportate dalla stampa.
Il gruppo però ha rilasciato una dichiarazione nella quale annunciava interruzioni della produzione in Giappone ad agosto e settembre a causa di una “carenza di componenti dovuta alla diffusione del Covid-19 nel sud-est asiatico”.
“Ci scusiamo sinceramente per l’inconveniente causato ai nostri clienti e fornitori”, ha detto il gruppo, annunciando sospensioni temporanee in 27 delle 28 linee di produzione in 15 stabilimenti in Giappone.
Il gigante giapponese si è ripreso dall’impatto di Covid-19 più rapidamente di molti dei suoi concorrenti nel mondo. È stato anche in grado di gestire la carenza globale di semiconduttori, che ha sconvolto l’industria automobilistica per mesi, abbastanza bene finora, grazie in parte alla sua profonda conoscenza delle sue catene di approvvigionamento.
Toyota ha riportato all’inizio di agosto risultati molto importanti su base annua per il primo trimestre 2021/2022, iniziato il 1 aprile, però non ha aumentato le sue previsioni annuali.
“La situazione è ancora imprevedibile a causa dell’espansione del virus nei paesi emergenti, la carenza di semiconduttori e l’impennata dei prezzi delle materie prime”, ha sostenuto Toyota.