Secondo Pierpaolo Bombardieri (nella foto), leader della Uil, la riforma degli ammortizzatori sociali presentata ieri dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, è “buona” ma visto che “riguarda tutti, lavoratori e aziende, ognuno deve contribuire per far ripartire il Paese, ognuno deve fare la sua parte, senza pensare di scaricare i costi sui lavoratori”.
Bombardieri, in una intervista al Corriere, chiarisce la sua posizione: “Se qualcuno sostiene che la riforma degli ammortizzatori sociali debba essere universale e quindi fatta con la finanza pubblica, sbaglia di grosso. Servono risorse importanti e investimenti consistenti”. Tuttavia, sull’impianto della riforma si dice concorde: “Direi che è buona perché copre tutti i lavoratori. È una risposta positiva alle nostre richieste. Ma insieme è necessario avviare anche un grande piano di riqualificazione e formazione professionale per tutti quei lavoratori che oggi prendono la Naspi, la disoccupazione e altri ammortizzatori e che hanno bisogno di rientrare nel mondo del lavoro”.
Bombardieri nell’intervista ribadisce la sua idea riguardo il green pass per il lavoro: “Per tornare al posto di lavoro non serve, bastano già tutti quei protocolli di sicurezza usati finora e frutto dell’accordo tra governo e parti sociali dello scorso aprile”. Per questo ritiene necessario l’intervento della politica, ricordando, inoltre, le morti sul lavoro. “In 8 mesi, siamo quasi a 600 morti. Ma queste non sono morti bianche, sono morti rosse, c’è una responsabilità precisa. Nel 2020 ci sono state 10mila ispezioni con 8mila sanzioni: le aziende sono 4 milioni”. “Chiediamo più ispettori e più controlli e regole per punire chi non rispetta la sicurezza dei lavoratori – conclude – Anche qui serve che la politica si assuma le sue responsabilità”.