Il fenomeno dei “workers buyout” (Wbo) si rafforza sempre più in Veneto, non solo per il salvataggio di aziende in crisi ma anche per gestire il passaggio generazionale. Sono 8 i Wbo avviati e accompagnati da Legacoop Veneto nella regione nell’ultimo decennio. Si tratta di 160 ex lavoratori e lavoratrici diventati, da dipendenti, imprenditori di se stessi con la costituzione in cooperative: imprese che oggi contano più di 220 persone occupate, a fronte delle 470 che allora avevano perso o erano a forte rischio di perdere il posto di lavoro.
Pari a oltre 2 milioni e 446mila euro le risorse messe a capitale sociale delle imprese dagli stessi cooperatori fondatori, tramite l’anticipazione della propria indennità di disoccupazione, la Naspi. Risorse a cui si sono aggiunti fin da subito, e talvolta pure in seguito, altri 3 milioni e 465mila euro, per lo più provenienti dal sistema finanziario e creditizio cooperativo.