Dal 16 al 21 settembre torna a Genova il Salone Nautico, il secondo in era pandemica. “E’ il secondo anno che affrontiamo il Nautico con coraggio – ha detto il presidente della Liguria, Giovanni Toti, alla presentazione – Chi oggi va alla Fiera troverà un piazzale con decine di ruspe al lavoro. Sembra una Berlino post muro, è il segno di un’altra epoca che si sta aprendo”.
Per il governatore sarà l’edizione “dello sprint, lo scatto di una nuova epoca di crescita che speriamo duri alcuni anni”. Per la 61esima edizione la farà da padrone il green pass con l’obiettivo di garantire la sicurezza sanitaria della manifestazione che, comunque, ha il 75% di aree all’aperto. Gli spazi espositivi, grazie a una nuova banchina larga 17 metri, saranno aumentati del 14% rispetto all’anno scorso, con una piattaforma complessiva di 200mila metri quadrati, oltre mille imbarcazioni e quasi mille brand in mostra.
Per quanto riguarda i superyacht ci saranno tutti i 5 top builder a livello internazionale. La biglietteria sarà installata alle spalle della tensostruttura, le prenotazioni avvengono tutte online, mentre il perimetro del cantiere del Waterfront di Levante sarà rivestito con un “wall” che racconterà il progetto destinato a cambiare radicalmente l’area entro il 2023. Il padiglione blu sarà dedicato come sempre ai fuoribordo e all’accessoristica. “C’è un mercato che definire euforico è un eufemismo e tutte le metriche ci fanno pensare che almeno per altri due anni sarà così – ha detto Carla Demaria, presidente dei Saloni nautici – Abbiamo una reputazione altissima”.
Per il sindaco di Genova, Marco Bucci, il Salone porterà ottime ricadute sulla città: “Sono state stimate in 250 euro per ogni visitatore, ma è poco. Il nome di Genova va in giro per il mondo e questo è ciò che conta”.