Una tra le tante conseguenze portante dal Covid è relativa alla riduzione del traffico aereo 2020. Questo ha influenzato molto la situazione economico-finanziaria dei gestori aeroportuali e in generale dell’intera filiera del settore. I dati trasmessi dalle società di gestione hanno permesso di stimare una perdita economica totale subita dal sistema di circa 1 miliardo di euro, nei soli mesi tra marzo e settembre 2020.
Questo è quanto emerge da un approfondimento sul ‘La gestione della pandemia da Covid-19′ nel Rapporto e Bilancio sociale 2020 dell’Enac, che viene presentato oggi, 20 luglio. Durante lo scorso anno, il traffico aereo è stato fortemente condizionato dalla crisi innescata dall’epidemia di COVID-19 che ne ha causato una contrazione. Si contano 52.759.724 passeggeri transitati negli aeroporti italiani nel 2020, tra traffico nazionale e internazionale, con una diminuzione rispetto al 2019 del -72,5%. Sono i numeri del Rapporto e Bilancio sociale 2020 dell’Enac, che confermano i dati già diffusi dallo stesso Ente nel mese di aprile.
In particolare, il traffico nazionale riguarda 25 milioni di passeggeri, i quali hanno subito una diminuzione più moderata, -61,1%, rispetto al traffico internazionale, 78,3%, con un totale di circa 27.700.000 passeggeri. Tra i primi vettori attivi in Italia ci sono la low cost irlandese Ryanair in pole position (11.836.904 passeggeri), a cui segue con poco più della metà dei passeggeri Alitalia (6.514.579); terza EasyJet (3,5 milioni di passeggeri). Alitalia conta qualche passeggero in più rispetto a Ryanair nella graduatoria dei primi vettori per il traffico nazionale (4.388.984 passeggeri trasportati dall’ex compagnia di bandiera contro i 4.081.277 della low cost). Guardando agli scali con il maggior numero di passeggeri, infine, Roma Fiumicino si conferma al primo posto con 9,7 milioni (-77,5% dal 2019), al secondo posto c’è Milano Malpensa (7,2 milioni, -74,9%) e infine Bergamo (3,83 milioni, -72,2%).