Cheese, evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo e alle forme del latte, non rinuncia all’edizione 2021, che porterà nelle vie e piazze di Bra, nel Cuneese, dal 17 al 20 settembre, produttori e appassionati da tutto il mondo. La manifestazione, che si svolgerà in sicurezza nel rispetto delle norme anti-Covid, segna anche un primo passo verso la normalità. Sarà il primo evento internazionale di Slow Food in presenza, dopo che l’associazione è stata costretta a rivedere i piani per Terra Madre Salone del Gusto 2020 e Slow Fish 2021. Cheese è organizzato con la città di Bra e con il sostegno della Regione Piemonte. “Parteciperanno produttori e affinatori italiani e internazionali, provenienti da Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera – ha spiegato Alessandra Turco, responsabile eventi di Slow Food – i formaggi saranno assoluti protagonisti, ma non mancheranno mieli, confetture, mostarde e una selezione di Presìdi Slow Food di salumi senza nitriti e nitrati. E poi i consueti Appuntamenti a Tavola, in programma all’Agenzia di Pollenzo, e gli imperdibili Laboratori del Gusto, che quest’anno metteranno in ancor più stretta relazione produttori e cuochi, per dimostrare che da prodotti fatti come si deve possono nascere piatti straordinari. Infine, i momenti di riflessione sul tema dell’edizione 2021: le conferenze che si svolgeranno ancora online, in parte, e di nuovo, fortunatamente dal vivo, presso la Casa della Biodiversità”. ‘Considera gli animali’ è il tema della tredicesima edizione, un focus sul regno animale e la varietà di connessioni con le azioni dell’uomo. “Senza animali – ha rimarcato Serena Milano, segretario generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus – non avremmo latte e formaggi. E non esisterebbe neppure Cheese. Proprio per questa ragione abbiamo deciso di mettere gli animali al centro del nostro programma, affinché anche il pubblico prenda consapevolezza dell’urgenza di rivedere il nostro rapporto con la natura e con il mondo animale”. “Negli ultimi 30 anni – ha aggiunto – l’Italia ha perso il 90% dei suoi pastori, cancellati da un’industria casearia sempre più forte”. Cheese, fin dalla prima edizione, non è solo l’occasione per degustare e acquistare formaggi, accompagnandoli a un buon calice di vino, ma da sempre è il luogo in cui lottare per salvaguardare un patrimonio troppo spesso minacciato. “Nel 1997, quando siamo partiti, in Italia non si discuteva neppure di latte crudo – ha ricordato Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia – in quel periodo, i pastori e i casari che lavoravano con il latte crudo lo facevano quasi clandestinamente, perché per la maggiore andavano i formaggi con latte pastorizzato. Noi, sostenitori del latte crudo, abbiamo però vinto quella battaglia, al punto che oggi i formaggi prodotti in questo modo si distinguono per qualità ed eccellenza”. “Nel 2015, poi, la battaglia era contro l’utilizzo del latte in polvere per la produzione di formaggi – ha proseguito Nappini -, ma anche in questo caso abbiamo avuto la meglio”. Oggi serve schierarsi contro i fermenti industriali. “A Cheese 2021 la stragrande maggioranza dei formaggi saranno naturali, tranne rare eccezioni inevitabili per disciplinare, come il gorgonzola che è comunque un formaggio straordinario – ha assicurato Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus -. Anche quest’anno insistiamo sul tema del latte crudo e dei naturali, che rappresenta una biodiversità invisibile, ma fondamentale per la vita”.