Dall’inizio del 2001 fino allo stesso periodo del 2021 la popolazione italiana non ha subito cambiamenti di rilievo, registrando un lieve ma costante incremento dai 57 milioni di abitanti di inizio millennio ai 59,3 registrati 20 anni dopo. Lo mostrano i dati Eurostat sulla demografia in Europa, che evidenziano però come ha patito un decremento abbastanza marcato negli ultimi quattro anni, passando dai 60,5 milioni di abitanti del 2018 ai 59,8 del 2019, che sono scesi ulteriormente (ma di poco) nel 2020, quando se ne sono registrati 59,6 milioni. La cifra più aggiornata, relativa al 2021, conferma il trend in calo, attestandosi sui 59,3 milioni. Esattamente contrario l’andamento per il dato che riguarda la popolazione globale dell’Unione Europea, che si dimostra in costante e sostanziale crescita. Come rimarca Eurostat, secondo cui “dall’inizio del millennio fino al 2019, la popolazione dell’Ue è cresciuta stabilmente, principalmente a causa delle migrazioni”. Come in gran parte del mondo, però, “questa tendenza si è interrotta nel 2020, quando la popolazione totale dell’Ue è scesa dai 447,3 milioni registrati il primo gennaio 2020 ai 447,0 della stessa data del 2021, molto probabilmente per l’impatto della pandemia di Covid-19”.