Otto italiani su dieci credono che internet debba essere un mezzo aperto a chiunque e accessibile ovunque. Questa convinzione dilaga anche tra i più giovani, dove la percentuale arriva a 93,6%. I costi di connessione dovrebbero essere finanziati almeno in parte, secondo l’80,2% della popolazione. Questo è quanto emerge dal Rapporto “Il valore della connettività nell’Italia del dopo Covid-19”, realizzato dal Censis in collaborazione con WindTre.
Le persone con una connessione internet sono circa 46 milioni in Italia. Di questi, il 65,5% si connette sia tramite la rete fissa che con rete mobile, il 14,1% solo da mobile, mentre il 12,1% solo da fissa. Per l’88,9% degli italiani che ne erano dotati, la propria connessione su rete fissa non ha dato problemi durante l’emergenza sanitaria. Per otto italiani su dieci, inoltre, è necessario far pagare una tassa ai colossi delle grandi società.
“La vita quotidiana degli italiani è permeata dal web“, dice il Rapporto. Il 91,5% mantiene legami con parenti e amici tramite internet. Inoltre, fino al 78,9% lo utilizza per questioni legate alla salute. Il 75,9% per pagare bollette, multe e tasse. Il 75,5% per le attività svolte nel tempo libero, come: gaming online, film, serie tv, o anche partite di calcio. Il 74,1% lo usa per fare acquisti online. L’86,9% degli occupati usa il web per lavoro, mentre l’83,6% degli studenti per le attività didattiche. 13 milioni di italiani vogliono potenziare nei prossimi mesi la propria connessione su rete fissa, mentre tre milioni vogliono attivarla per la prima volta. Infine, il 60,4% è favorevole a rendere il 5G disponibile ovunque. Solo il 14,4% si dichiara contrario. Questa parte di popolazione crede che il web possa essere dannoso per la salute.